Una proposta che ha già ricevuto tanti consensi e dedicata ad un uomo che ha fatto molto per lo sport e tutta Montalcino. Il direttivo dell’Asd Montalcino ha deciso di promuovere una raccolta firme che verrà sottoposta alla Giunta comunale per poter intitolare l’impianto sportivo di Montalcino (l’attuale “Soccorso Saloni”) a Giuseppe Bianchini. La petizione inizierà il primo marzo e terminerà nei giorni della festa di Primavera, che quest’anno dovrebbe tornare dopo due anni di stop forzati a causa della pandemia. Bianchini è stato il presidente d’oro dei colori biancoverdi. Grazie alla sua guida la squadra ha raggiunto risultati mai visti sfiorando la categoria dei Dilettanti e facendo diventare il calcio un fiore all’occhiello del territorio. Uomo di sport, il suo primo amore è stato il ciclismo che ha trasmesso ai figli Paolo e Lucia così come la passione e il sacrificio per le cose fatte bene, valori che si trovano nella gestione della griffe Ciacci Piccolomini d’Aragona una delle più importanti e prestigiose realtà del Brunello.
Bianchini è stato presidente dell’Unione Sportiva Montalcino dal 1990 al 2004, la più lunga presidenza nella storia del club. Quando decise di assumere il timone della società, incoraggiato dall’allora sindaco Ferretti e da Giancarlo Pieri, il Montalcino era fuori dai radar del grande calcio dilettantistico. Ma i risultati sono arrivati subito insieme a una gestione fatta di condivisione, con la costruzione di un team affiatato, competente e in grado di coinvolgere la comunità di Montalcino. Nel 1996 fu centrata la promozione in Prima Categoria e nacque la Festa di Primavera, uno degli eventi più riusciti del territorio, occasione di riflessione, dialogo e buona cucina. Nel 1999 il passaggio in Promozione e nel 2003 in Eccellenza. I più bravi giocatori della zona hanno indossato e onorato la maglia biancoverde e quelle squadre erano davvero uno spettacolo per il pubblico sulle gradinate. Come ha spiegato la società guidata dal presidente Bernardo Losappio, “Giuseppe Bianchini riuscì a raggiungere non solo successi di squadra, ma a creare una vera e propria “era Bianchini” in cui con la sua simpatia e operosità aveva creato un tutt’uno tra paese, squadra, simpatizzanti e collaboratori”.
Nel 1999 i successi di squadra spinsero l’allora amministrazione comunale con il sindaco Massimo Ferretti e l’assessore allo sport Franco Pazzaglia all’ampliamento del terreno di gioco così come è oggi per portarlo alle dimensioni regolamentari richieste per la partecipazione ai massimi campionati regionali, con adeguamento anche degli spogliatoi. Un’opera fondamentale il cui contributo di Bianchini fu decisivo.
Il presidente Bernardo Losappio ha Montalcinonews.com ha spiegato che questa proposta “è una cosa bella e doverosa, la famiglia Bianchini se la merita. Ho conosciuto personalmente “Beppe” e ne ho un ricordo meraviglioso. Non è stato solo un grande presidente perché quello che ha fatto per Montalcino è sotto gli occhi di tutti. Bianchini è uno dei pionieri del Brunello, un uomo che ha fatto del bene al territorio”.
“Come famiglia siamo molto felici di questa proposta - commenta a Montalcinonews.com Paolo Bianchini - è il giusto merito per il babbo che ha fatto conoscere il calcio montalcinese ai piani alti del calcio dilettantistico e non solo. Lui ci ha sempre messo anima e corpo ed era tanto affezionato alla squadra come a Montalcino. Aveva creato un team di persone speciali, tanti calciatori importanti hanno indossato questa maglia e la società era diventata un punto di riferimento calcistico per le sue idee ed il modo di operare”.
La notizia ha subito trovato la condivisione di tante persone che hanno conosciuto e voluto bene a Bianchini. Martedì prossimo sapremo le modalità per la raccolta delle firme e chissà che tra qualche mese (ci sono anche le elezioni comunali di mezzo e quindi non è escluso che i tempi possano allungarsi) l’impianto sportivo possa essere dedicato al presidente che ha fatto la storia dei colori biancoverdi.
Ho trascorso con Beppe uno dei periodi più importanti e intensi della mia vita…..perciò ritengo che non vi sia intitolazione più meritata e appropriata.
Bella iniziativa.
Rosamaria
Sono stato nel Montalcino calcio per 10 anni, prima con la gestione Bianchini dopo nella gestione Lo Sappio. Credo che la fortuna di avere dei presidenti così sia un privilegio per pochi. Sono stai gli anni più belli della mia non brevissima vita sportiva, questo mi terra legato a loro e al paese fino alla morte. Intitolarli lo stadio per quello che ha dato al calcio credo sia il minimo che si possa fare, senza nulla togliere all attuale titolarità