Sono i cipressini più fotografati del mondo, uno dei simboli più immediati, suggestivi e spettacolari di una terra unica, la Valdorcia. E che onore che tutti vogliono vederli, fotografarli e immortalare un ricordo da portare a casa ma… fermiamo quei turisti prima che succeda qualcosa di grave! Ovviamente, ed è il caso di specificare, parliamo di coloro che forse pensano di essere in una strada pedonale e non su un’arteria dove le automobili procedono a una certa andatura. Nonostante la pioggia e il maltempo di questi giorni, i visitatori (e per fortuna) non sono mancati dalle nostre parti. Però, anche per loro, servono delle regole, o almeno servirebbe rispettarle. Nel weekend pasquale, ma temiamo anche nei prossimi giorni, sulla Cassia si è rivisto uno “spettacolo” già noto: macchine in doppia fila, le due piazzole di sosta gremite, gente che attraversava la strada con passo lento (sulla Cassia!) per dirigersi ad ammirare la corona di cipressi nel comune di San Quirico, una cartolina universale del paesaggio toscano. No, così non va. E se i cittadini sono preoccupati, gli automobilisti lo sono di più. Occorrono maggiori controlli e sarebbe meglio iniziare da ora (era meglio prima in realtà visto che non si tratta di un’abitudine inedita) con la stagione turistica agli albori. Perché quando arriverà il sole e l’estate, e quindi il turismo “di massa”, il fenomeno, da qualcuno già ribattezzato del “pedone selvaggio”, è destinato a crescere. Quasi un anno fa il sindaco di San Quirico d’Orcia Valeria Agnelli chiese maggiori controlli che il Comune non poteva garantire perché non di sua competenza: “Una situazione difficile da tempo fra l’altro la strada adesso è dell’Anas”. Ma nel frattempo a quanto pare sembra sia cambiato poco o nulla. E allora che dire adesso? Occhi aperti, controlli frequenti e, perché no, multe indimenticabili: chissà se in questo modo cambierà qualcosa…
2 pensieri su “I cipressini della Valdorcia e i “pedoni selvaggi””
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dati a cura di 3BMeteo
8 febbraio 2025 08:00
Beh altrove per valorizzare questi luoghi e permettere la fruizione di simili gioielli organizzano opportunamente gli spazi destinati alla sosta delle, per fortuna!, numerose presenze. Dunque direi un discreto investimento in una ulteriore corsia x lato di qlc centinaio di metri e, perché no, delle gimcane con aiuole x rallentare il traffico sulla Cassia prima e dopo il sito + passaggi pedonali protetti, non vi sembra un buon progetto?
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