Dopo la banca, Torrenieri perde (ormai già da un po’) anche l’edicola. Addio ai giornali, chi vorrà cercarsi le notizie su carta dovrà recarsi a San Giovanni d’Asso, Buonconvento o Montalcino. E, con una popolazione che va avanti con l’età, c’è da immaginarsi che non tutti siano disposti a farsi i chilometri al mattino per trovare il proprio quotidiano. Sarà la crisi, quella che fa chiudere tante attività nei piccoli paesi, molte storiche, portandosi via anche un pezzo di cuore. Succede a Torrenieri, succede ovunque. “È il mercato di oggi bellezza”, è il commento forse un po’ cinico o forse semplicemente realista, che si sente dire ultimamente in giro. Cosa fare? In casa non si può avere più tutto, è inutile pretendere che ogni paese possa offrire, a portata di mano, qualsiasi cosa alla cittadinanza. Una strada, parlando in generale, potrebbe essere quella di incrementare i servizi. Dai trasporti, per raggiungere, ad esempio, l’ospedale, gli uffici comunali, la banca, le poste, fino a una serie di progetti che possano far sentire il territorio più unito e complementare. E poi sarebbe arrivato il momento di dare un piano di rilancio definitivo (qualcuno dice anche una nuova viabilità, tema da anni tra i più discussi) a Torrenieri: il paese non è più il centro industriale e artigianale di una volta, ormai è noto. Allora su cosa puntare? Turismo? Sport? Creazione di nuovi servizi? Servono risposte, meglio ancora se seguite da azioni. Torrenieri è un paese importante e coeso, ci sono associazioni che organizzano eventi promuovendo aggregazione. Non mancano le potenzialità, basti pensare alla Via Francigena. Ora però è il momento dei fatti e di un progetto concreto.
2 pensieri su “Chiude anche l’edicola. Serve un progetto per Torrenieri”
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dati a cura di 3BMeteo
31 dicembre 2024 17:00
La via francigena potrebbe essere una risorsa a Gambassi terme hanno recuperato turismo così, ce un tessuto siciale forte e molti negozi come una volta.
Il problema non è solo Torrenieri.. il problema è che il comune non ha un piano sul commercio che riesca a rilanciare, o meglio tutelare, le attività commerciali.. qualcuno ne ha sentito parlare, eppure è uno strumento che molti comuni hanno. Perché non si danno agevolazioni o incentivi fiscali ai piccoli negozi? Se non vogliamo che i borghi muoiano occorre subito un intervento massiccio. E dire che con tutti i soldi che il nuovo comune introita con al fusione con San Giovanni d’Asso sai quanti incentivi si potrebbero dare….. . Ma la maggioranza di governo del comune sembra non accorgersi di questo, l’opposizione (se esiste) meno che mai……