Montalcino, a settembre, diviene la città dell’oro giallo. Torna, dal 9 all’11, la storica “Settimana del Miele”, la prima manifestazione italiana dedicata all’apicoltura, nata nel 1976. Tutto è pronto per l’inaugurazione anche se, il mondo delle api, non sta vivendo un buon momento. Per l’apicoltura nazionale, il 2016, è una delle peggiori annate degli ultimi 35 anni, con un crollo della produzione made in Italy del 70%: per la raccolta decimata dai cambiamenti climatici e dai pesticidi - con, addirittura, punte di zero produzione per quello d’acacia in Piemonte e Triveneto e per quello di agrumi in Sicilia - sugli scaffali della grande distribuzione non ci sarà quest’anno sufficiente produzione italiana, molto rinomata, ed il miele presente avrà listini rincarati in media del 20%. Su 1,5 milioni di alveari, da Nord a Sud, colpite in particolare le due grandi produzioni, acacia e agrumi, dell’apicoltura professionale. Una situazione critica, per un settore il cui giro d’affari è stimato sui 70 milioni di euro, per far fronte alla quale Olivero ha promesso impegno per un aumento dei controlli contro le frodi e per il rifinanziamento del progetto Beenet, la rete nazionale di monitoraggio degli alveari.
dati a cura di 3BMeteo
14 dicembre 2024 19:30
E bravo Hubert Ciacci, che ha lottato sempre da tenere questo importantissimo evento a Montalcino. Va da dirlo.. E grazie.