“Non mi piace leggere sui giornali, cose avventate quando si parla dell’identità dei nostri Quartieri. Così quando leggo di un nuovo edificio all’interno delle mura di Montalcino, va specificato che non è il palazzo di un privato, ma si parla di un nuovo elemento di vivibilità. Sulle spalle dei nostri Quartieri non ci si fa né immagine né comunicazione”. Così Silvio Franceschelli, Sindaco di Montalcino, risponde ad un articolo apparso sul Corriere di Siena, circa una nota di Italia Nostra contro la costruzione di “un immobile all’interno della cinta muraria di Montalcino” (si parla della nuova sede del Quartiere Ruga, ndr). L’associazione aveva scritto la nota dopo che “alcuni abitanti di Montalcino hanno avvertito del progetto, in corso di approvazione, per la costruzione di un immobile destinato ad attività ricreative”.
Articolo che non è caduto nel dimenticatoio, ma che ha scatenato l’indignazione di molti abitanti e soprattutto del Primo Cittadino, che ha seguito la vicenda dal principio e nei minimi particolari. “Spesso sono proprio i Quartieri a fare l’interesse del territorio. E l’amministrazione gli è vicina - Commenta il Sindaco - e lo dico con estrema serietà e determinazione. Anche perché senza la forza dei Quartieri, questo paese muore. Invito anche i montalcinesi - prosegue - a non piegarsi a questi spiriti e di non fomentare certi personaggi che nemmeno sanno cosa sia Montalcino. Queste provocazioni le accetto ancor meno quando, chi fa polemica, tiene i beni propri in uno stato di vetustà ed abbandono. Per insegnare agli altri, prima bisogna essere capaci noi stessi. Altrimenti non si dà lezioni agli altri e l’amministrazione comunale - conclude - non è disposta a prendere provvedimenti, soprattutto sulla pelle dei Quartieri”.
2 pensieri su “Franceschelli: “no a sensazionalismi sulle spalle dei Quartieri””
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dati a cura di 3BMeteo
14 dicembre 2024 19:30
Italia Nostra è un’associazione che si adopera quotidianamente per la salvaguardia di beni pubblici: dei nostri paesaggi, dei nostri centri storici e della nostra identità storica e civile.
Il Sindaco di Montalcino pur manifestando un’apertura al dialogo durante l’incontro con i nostri rappresentanti, ha creduto poi di dover rivolgersi paternalisticamente agli abitanti di Montalcino, come se le questioni riguardanti il paese fossero questioni strettamente locali, paesane e rionali. E lo ha fatto con toni offensivi nei confronti di professionisti che operano ogni giorno nell’interesse della tutela di quel paesaggio nazionale di cui Montalcino fa parte.
Il discorso è molto ampio ma ci dispiace qui constatare come il primo cittadino, rappresentante cioè di istituzioni pubbliche, abbia affidato a un post la sua indignazione nel dover dare conto di un progetto di costruzione di un immobile nel centro storico del paese a un’associazione che di bene pubblico si occupa.
Il fatto che non si tratti di un “palazzo di un privato” (citando la colorita espressione del sindaco) non cambia i termini. Il vero punto è che troppo spesso leggi locali speciali, interessi privati e deroghe di varia natura interferiscono pesantemente e in maniera negativa col discorso della tutela dei centri storici.
Italia Nostra ha il diritto di informarsi attraverso i suoi rappresentanti sul perché in anni come i nostri, in cui è sempre più attuale il tema del recupero di edifici preesistenti, si decida di costruire in uno degli angoli più antichi di Montalcino, dove la presenza di verde andrebbe preziosamente tutelata come parte integrante di quel tessuto urbano caratteristico dell’identità stessa del paese.
Ci auguriamo vivamente che in futuro il Sindaco di Montalcino manifesti delle attenzioni maggiori a questa tematica.
Lucilla Tozzi
Olivia Vannini
Per Italia Nostra
Egr Sindaco Franceschelli
Solo oggi e su internet ho letto quanto Lei denuncia nella Sua lettera a Italia Nostra il 19 Agosto 2016 in relazione alla costruzione della sede del quartiere Ruga sul terreno a me confinante. Mi conoscerà, ma mi presento ugualmente: sono Graziella Bindocci e sono nata 70 anni fa nella stessa casa della quale oggi sono proprietaria; i miei figli che nell’adolescenza hanno sempre trascorso con i nonni le estati a Montalcino hanno ancora vecchi fazzoletti con i colori della Ruga. Io ho fatto una mostra fotografica nella sede del Quartiere anni fa, ho fatto parte dello staff vendendo castagne con Mariella Berni (nipote come me di Mario Berni), ho fatto i pinci a mano per una sagra nonché un reportage presentato alla Fortezza. Quindi mi sento parte del quartiere e se Lei alludeva a me come a colei che “fa polemica ma tiene i beni propri in uno stato di vetustà ed abbandono” e vuole dare “lezioni agli altri” ritengo che abbia un giudizio pregiudizievole nei miei confronti anche perché non esistono prove che lo sostengono. Tra l’altro ho avuto difficoltà a gestire la mia proprietà per le note vicende, l’ostruzionismo e l’invidia di alcune persone, fino dal 2010. Nel 2016, data della Sua risposta ad Italia Nostra e precisamente il 2 Luglio ero in ospedale a cercare di salvarmi la vista per il terzo rigetto del quarto trapianto di cornea nello stesso occhio. Detto questo rispetto le idee di tutti e spero che questa sede venga realizzata nel modo migliore per la comunità rispettando nello stesso tempo i vincolo paesaggistici e la storicità di Montalcino. Vuol dire che se parteciperò alle attività del quartiere farò meno strada e mi servirà avendo al momento riconosciuto invalidità civile al 99%. Se nella Sua lettera non si riferiva a me, La prego di volermi scusare.
Una montalcinese che ama e sente profondamente le sue origini.
Graziella Bindocci