Brunello o vini francesi? L’analisi by JanncisRobinson

Il Brunello di Montalcino e gli altri grandi rossi italiani, sono allo stesso livello dei grandi rossi francesi? Le esternazioni del Presidente del Consiglio Renzi al Vinitaly sulla superiorità del vino italiano su quello francese, non sono passate inosservate ed hanno lasciato degli strascichi. Se il Presidente francese François Hollande, si è sentito infastidito da certe frasi, sono stati molti i giornalisti che hanno provato a paragonare i due mondi. Ultima è stata la giornalista Jancis Robinson che nel suo sito (www.jancisrobinson.com) ha provato ad identificare le differenze che intercorrono oggi tra i due mondi.
“La vera differenza - dice la Robinson - la fa la storia. I vini francesi possono vantare tradizioni enoiche molto più radicate che hanno fatto accrescere la leggenda del vino francese. Se poi vogliamo valutare il livello del vino dalla quantità prodotta, si può dire che le due nazioni viaggiano alla pari. Se, invece, - continua - il livello del vino si basa sul prezzo, possiamo vedere che nella lista dei 50 vini più costosi del mondo (stilata da Winesearcer.com), a parte 11 rarità tedesche e un vino della Napa Valley, il resto parla solo francese. L’Italia si distingue per la sua assenza. Si fa fatica, infatti a trovare un vino italiano che superi i 100 dollari. Ma la verità - afferma la Robinson - è che il mondo sta richiedendo molto il vino italiano. Soprattutto i rossi, Brunello di Montalcino, Barolo, Barbaresco e Bolgheri, registrano sempre il tutto esaurito nelle loro degustazioni in Inghilterra. Questo fa sì che il prezzo di questi vini continuerà a salire e che si avvicineranno molto al livello dei francesi. Quindi - conclude - bisogna, che gli italiani siano fieri dei loro prodotti, ed è meglio comprare i vini italiani ora, prima che diventino troppo costosi”.