Gara in Fortezza. Arriva una petizione

ArcoSono la Sagra del Tordo e l’Apertura delle Cacce le manifestazioni per eccellenza di Montalcino, le feste identitarie della città del Brunello, che racchiudono in sé tutte le facce del territorio e che, per gli abitanti, rappresentano una parte importante per la socialità e la vita cittadina. Molti sono gli interrogativi e le problematiche che consigli direttivi e quartieranti affrontano durante l’arco dell’anno e che hanno l’obiettivo di migliorare e far evolvere la Festa. Una delle proposte più dibattuta è quella che riguarda l’ubicazione della gara. Correva l’anno 2006 quando, in un momento di studi e di fermento per la riqualificazione della Festa di Montalcino, per la prima volta in modo serio e sistematico, si iniziò a parlare, all’interno dei Quartieri, di “trasferire” la gara di Tiro con l’arco, il momento culminante e più emozionante, per gli abitanti di Montalcino, della Sagra del Tordo e dell’Apertura delle Cacce, all’interno della Fortezza. Molte furono le assemblee e le riunioni che però non portarono a nessun cambiamento per ciò che riguardava la gara. Argomento che ogni tanto torna alla ribalta e che due cittadini e quartieranti (entrambi ex presidenti rispettivamente di Quartiere Pianello e Travaglio), Alessandro Faneschi e Massimo Vegni hanno voluto riaprire proponendo una vera e propria petizione per promuovere una prova di gara all’interno delle mura della Fortezza.
I due proponenti ribadiscono, al fine di eliminare fraintesi o eventuali polemiche strumentali, che l’intento è solo quello di riaccendere un dibattito da tempo sopito, che l’iniziativa non è legata ad altre che potrebbero nel frattempo nascere e che vuole essere un mezzo per far esprimere un parere senza vincolo di appartenenza alle posizioni ufficiali dei Quartieri.
La Montalcinonews, qui di seguito, ripropone il testo integrale che i due cittadini hanno inviato alla redazione lanciando la petizione che si trova online. Per aderire alla petizione c’è tempo fino a mercoledì 24 aprile 2016.

Una proposta dal basso per migliorare la Festa
Questa proposta vuole essere solo un modo per riportare la nostra festa al centro del dibattito cittadino.
Viene presentata con la sola speranza che il percorso iniziato tanti anni fa abbia una conclusione, qualunque essa sia e che sia finalmente approvato un progetto definitivo per attuarlo.
Per Montalcino, per la nostra Festa, che in questi 9 anni è stata messa in sicurezza ma che ancora non ha trovato la sua completa rivisitazione in linea con i tempi e le nuove condizioni economiche e sociali.

Dove eravamo rimasti
Estratto da “La freccia” del 2006 numero di agosto
“E’ stato un giugno impegnativo per i quartieri, dove si sono svolte le Assemblee nelle quali è stato approvato unanimemente il progetto di rinnovamento della Festa …
Debbo rilevare, con piacevole sorpresa, che le Assemblee hanno richiamato una numerosa e partecipata presenza. Può darsi che sia stata l’importanza dell’argomento, ma è comunque un segnale positivo”. (…) “Continuo a pensare positivo. E per un sacco di motivi. Due su tutti: la partecipazione alle assemblee e i risultati del “voto”. Come immaginai la volta scorsa, ha vinto la volontà di cambiare, è prevalso il desiderio di dare alla festa una prospettiva di crescita seria e di qualità”.

Dove siamo oggi
Il tiro in Fortezza ancora non c’è e da tempo non se parla più. Rispetto al 2006 sicuramente alcune posizioni sono cambiate sia a livello personale sia di Quartiere (il Borghetto ad esempio con Assemblea straordinaria proprio un anno fa ha annullato e rivisto la decisione dell’Assemblea precedente), ma resta a nostro parere comunque valido l’accordo del 2006, almeno finchè non verrà disdetto dalla maggioranza prevista dal disciplinare della Festa . Noi siamo convinti che ora il clima fra i Quartieri, la nuova ubicazione della parte gastronomica, anche se ancora da completare con gli stand definitivi ed esteticamente migliori, lo straordinario miglioramento della spettacolarità della gara, permettono di affrontare nuovamente tale argomento e cioè una adeguata ambientazione della gara.
In questi giorni sembrerebbe che qualcosa si stia muovendo e la nostra iniziativa da tempo programmata può essere un ulteriore contributo al dibattito.

La nostra proposta

Fare una prova, per il tiro in fortezza, a maggior ragione dopo il cambiamento della gara e l’introduzione dei cosiddetti “cinghia lini” che rendono perfettamente plausibile come massima distanza i 40 metri.
Solo con una prova avremo la possibilità di farci una idea REALE di quello che potrebbe essere il torneo di tiro con l’arco ambientato dentro la fortezza.
Questa a nostro parere è la modalità più semplice per chiarirci tutti le idee.
Farla l’8 di maggio, in occasione dei festeggiamenti in onore di Maria Santissima del Soccorso, senza grandi spese e dichiaratamente sperimentale con le modalità che la rendono possibile.
Dopo la prova, dovrà essere effettuato fra i quartieranti e i “turisti spettatori” un sondaggio-referendum, magari ripassando di nuovo attraverso le assemblee.
Se la maggioranza approverà la nuova soluzione si attiverà l’iter per trasformare la gara e portare il tiro in Fortezza, altrimenti, se si troverà la nuova ambientazione peggiore della attuale, nessuno potrà più insistere su tale opzione.
Se come noi crediamo, ma senza essere innamorati delle nostre convinzioni, la maggioranza troverà la nuova ubicazione più bella e in linea con le ambientazioni di tante altre manifestazioni simili alla nostra, allora dovremo lavorare, tutti, per raggiungere i tempi brevi la meta, senza come troppo spesso facciamo a Montalcino, far diventare tutto troppo difficile, senza il cronico criticismo, senza darci risposte da soli prima di averne di ufficiali, prendendo esempio dagli altri che ci credono forse un po’ più di noi.
Se invece l’idea sarà bocciata, a nostro parere si dovrà comunque tornare tutti a lavorare su come migliorare la festa attuale.
A partire da una nuova scenografia per lo stadio, a cominciare dall’ingresso delle comparse, che non dovrà più avvenire dalla rotatoria, ma dal retro della Fortezza ed immediatamente dopo trovare cosa fare della Fortezza durante la Sagra o come si chiamerà, ora che finalmente la parte gastronomica, sembra aver trovato una ubicazione abbastanza funzionale, in attuazione degli accordi sottoscritti fra i Quartieri e che, soprattutto per la possibilità di disporre di tanti posti a sedere, ha reso le ultime sagre molto più “tranquille”.
In ogni caso, nei prossimi tre anni dobbiamo fare in modo che la Festa, diventi un realtà migliore e diversa, soprattutto più coerente con la vera realtà montalcinese, almeno come si va sempre più definendo, cioè un territorio di eccellenza sia per il prodotto, sia per le persone che ci vivono o ci sono venute a vivere, sia come territorio.
Un cambiamento profondo e non solo di facciata che anche oggi non coinvolga solo la superficie (corteo ed altre cose formali) ma la sostanza: cosa vogliamo che diventi?
I Quartieri sono una delle espressioni migliori di Montalcino, della sua crescita sociale e culturale.
La festa deve tornare a quei valori che l’hanno fatta nascere e crescere ed essere una leva importante per promuovere il territorio in senso qualitativo.
Dovremo quindi lavorare procedendo per gradi e con buon senso ma avendo ben chiaro dove vogliamo andare, anche affrontando definitivamente la possibilità di un cambio di nome.
Sperando di ricevere quante più possibili adesioni, consapevoli di ricevere della critiche, animati soltanto dalla volontà di fare il bene della nostra manifestazione, siamo sicuri di raggiungere almeno un risultato: riportare la Festa e il suo futuro al centro del dibattito dei quartieranti e dei Montalcinesi tutti.
Il resto lo farà la convinzione di ciascuno di noi.
Alessandro Faneschi
Massimo Vegni”

Un pensiero su “Gara in Fortezza. Arriva una petizione

  1. C’è una cosa a monte che non mi torna…

    Le assemblee dei Quartieri, luoghi legittimamente deputati a farlo, si sono già espresse. Non si può dire che non c’è stata una conclusione solo perché non condividiamo l’esito del voto…non lo trovo molto democratico…

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