Una giornata di studio sul disegno, aperta a tutti, che da diritto all’acquisizione di otto crediti formativi professionali per architetti. Si terrà sabato 27 maggio a Ocra Montalcino e sarà curata dall’architetto Franco Mazza, che in questi giorni è protagonista nel complesso di Sant’Agostino con una mostra di dipinti e disegni tratti da viaggi ed esperienze di vita, dal titolo “Il mio sguardo”.
Il workshop invece si intitola “Perché disegnare?” e Mazza dà già una risposta. “Perché disegnare significa vedere meglio e per chi è chiamato a progettare, ciò significa progettare meglio. Ma gli architetti non disegnano già? La loro matita non è ora il computer? Nessuno può oggi mettere in discussione l’utilità, la comodità, la indispensabilità, degli apparecchi elettronici, ma essi non devono governare la nostra mente! E la nostra mente, il nostro cervello, per funzionare al meglio ha bisogno di continui stimoli, soprattutto degli stimoli che gli giungono dalla vista. Noi oggi abbiamo davanti ai nostri occhi miliardi di immagini che ci bombardano dal mondo che ci circonda: quante di queste immagini memorizziamo, cioè vediamo veramente? Poche, pochissime, a volte nessuna! Disegnare il mondo che ci circonda, ciò che ci colpisce, significa istituire un rapporto diretto, intenso con ciò che ha attirato la nostra attenzione. La vista trasmette al cervello una serie di dati, potremmo in qualche caso dire di emozioni, che entrano nel nostro cervello e restano, accrescendo il patrimonio di esso con tutto quello che ne consegue! Se queste considerazioni sono valide per chiunque, tanto più lo sono per degli architetti! Architetti che hanno bisogno per progettare di un continuo rapporto con il mondo che li circonda. Architetti che devono operare per migliorare e rendere soprattutto più umano il mondo”.
Mazza poi esprime un’ultima considerazione. “Il disegno è una lingua universale e originaria, nata con l’uomo. Tutti i bambini si esprimono con il disegno, prima che con la parola: poi crescendo, si smette di utilizzare questa lingua, ma essa non scompare dal nostro cervello, viene solo messa in soffitta come un gioco che non si usa più! Ma basta poco per ritrovarla e ritornare ad usarla. Non diciamoci quindi: “Per il disegno non sono portato/a” ed altre frasi del genere. Provate e vedrete!”.
Il programma della giornata (orario 10-18.30), il materiale necessario, la modalità di iscrizione (entro il 25 maggio), costi e ogni altro tipo di informazioni si possono trovare cliccando qui.
Focus: chi è Franco Mazza
L’architetto Franco Mazza, laureato al Politecnico di Milano nel 1964, nello stesso anno si iscrive all’Ordine degli Architetti di Bergamo, con il numero 55. Autore di varie pubblicazioni (in collaborazione), attività professionale con particolare attenzione all’indagine delle tipologie edilizie tradizionali ed il loro inserimento ambientale. Libero professionista con specifica esperienza nel campo urbanistico-territoriale, in quello delle opere pubbliche, in quello relativo agli interventi sul patrimonio edilizio esistente e del restauro. Attualmente ritiratosi dalla professione attiva, continua a disegnare usando la lingua che conosce da quando era bambino. Da alcuni anni conduce corsi di disegno per architetti su richiesta dell’Ordine degli Architetti di Bergamo.