A Vinitaly, a Verona dal 14 al 17 aprile, ci sarà spazio anche per il Moscatello. L’antico vino di Montalcino, che ha sedotto poeti e letterati, da Francesco Redi a Ugo Foscolo, sarà al centro dell’appuntamento del 16 aprile (ore 11) nel padiglione dello stand di Confagricoltura, che vedrà l’incontro enogastronomico tra eccellenze gastronomiche delle province di Siena, Cuneo e Brescia.
“Quest’anno portiamo in tavola il Vin Santo del Chianti Classico e il Moscadello di Montalcino, un gran pezzo di storia enologica della nostra Provincia - afferma Gianluca Cavicchioli, direttore Unione Provinciale di Siena - testimonianze, forse più di altre, di felici intuizioni diluite in una botte di tradizione. Nelle campagne si accoglieva con un bicchierino pregiato e prezioso. Si custodiva gelosamente quale frutto della tradizione familiare, al pari di un segreto inconfessabile. Il nostro? Sempre quello più buono. Durante le conversazioni dove si raccontava dell’andamento della campagna, delle piogge delle messi e del tempo trascorso, non poteva mai mancare una di queste delizie”.
Abbinati al Moscadello e al Vin Santo ci saranno i dolci della tradizione senese: cantucci, ricciarelli e panforte. “C’è poco da aggiungere - dice Simone Lorenzo Signorini, presidente Unione Provinciale Agricoltori di Siena - i tanti che li conoscono già sanno cosa possono dare, i pochi che dovranno colmare questa mancanza si rammaricheranno nel capire cosa si sono persi e quindi sicuramente pronti a concedere le occasioni perse. Sarà un momento davvero ghiotto per innalzare, qualora ce ne fosse bisogno, queste opere d’arte, non di arte povera, ma quella più intima e coniugata sempre con momenti di serenità, dove si rammenta il tempo che passa e dove si congetturano le speranze del tempo che verrà. Entrambi ed anch’essi fra gli ambasciatori del territorio senese e dei senesi, sempre diversi e sempre unici”.