Si parla di Feste Identitarie, ma anche di territorio, dei meravigliosi paesaggi di un’area patrimonio Unesco, dei monumenti simbolo della città, dei suoi abitanti con i loro usi e costumi, delle associazioni (Quartieri in primis), della produzione non solo legata al vino. Un racconto di Montalcino, in veste grafica, che possa rappresentare uno strumento per descrivere la realtà che sta dietro al Brunello. Il 15 ottobre (ore 17.30), a Sant’Agostino, sarà presentato “Montalcino”, il libro fotografico di Francesco Cito - uno dei più noti fotoreporter italiani - che vuole essere “un oggetto d’arte da sfogliare per i montalcinesi, ma anche un autentico biglietto da visita per tutti coloro che, anche da lontano, potranno essere incuriositi nello scoprire l’anima di Montalcino e del suo territorio, dandone magari, osservando quella di Cito, una loro personale interpretazione”, fa sapere in una nota il Comune di Montalcino, che ha curato la pubblicazione assieme alla Fondazione Territoriale del Brunello di Montalcino. Un progetto, nato nel 2019, da un’idea dell’allora presidente del Comitato di Tutela delle Feste Identitarie, Gerardo Nicolosi.
Il libro non sarà in vendita. Le copie, stampate dalla Casa Editrice di Livorno Sillabe (costo, Iva inclusa, Euro 19.000, a cui si aggiunge il compenso di 5.000 euro al fotografo Cito), verranno distribuite ai Quartieri e ai soggetti coinvolti nell’iniziativa: si tratta di 130 fotografie; alcune di queste sono state stampate e animeranno la mostra fotografica “Francesco Cito. Montalcino e io”, che sarà presentata, sempre il 15 ottobre, negli spazi del Museo Archeologico, nel Tempio del Brunello. Realizzata dal Comune di Montalcino e Opera Laboratori, con il contributo del Consorzio del Brunello, l’esposizione sarà visitabile dal 16 ottobre alla prossima primavera, restando aperta anche nei giorni di Benvenuto Brunello. Il costo è compreso nel biglietto d’ingresso del Tempio del Brunello (10 euro, gratis per i residenti a Montalcino). A presentare il libro, dopo i saluti istituzionali del sindaco Silvio Franceschelli e del consigliere delegato alle Feste Identitarie Alessandro Nafi, sarà il fotografo George Tatge, mentre Maria Gabriella Carpentiero, funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, introdurrà la mostra fotografica.