Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa di Gianfranco Soldera che, all’indomani della sentenza che ha condannato a quattro anni di reclusione Di Gisi, l’ex dipendente della sua cantina Case Basse, che ieri la Montalcinonews ha anticipato, per aver sversato nelle fogne 626 ettolitri di Brunello di Montalcino, dove comunica la sua decisione di uscire dal Consorzio, di iniziare, dopo la sospensione del dicembre 2012, a vendere il proprio Brunello e della volontà della famiglia di continuare a produrre vino esclusivamente con le uve delle proprie viti di Sangiovese a Case Basse.
Di seguito l’integrale della nota stampa di Soldera:
“Ieri, 21 marzo, si è svolto a Siena il processo per il drammatico danno da noi subito lo scorso dicembre. Il giudice ha accolto il rito abbreviato chiesto dall’imputato ed ha accolto in toto le richieste del Pubblico Ministero condannando il Di Gisi Andrea per i reati ascritti a quattro anni di reclusione.
Informo, inoltre, che, oggi, ho comunicato al Presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, signor Fabrizio Bindocci, e ai membri del Consiglio di Amministrazione le mie irrevocabili dimissioni dalla data odierna.
Siamo lieti di annunciare che, dopo la sospensione delle vendite a seguito del gravissimo danno occorso - come dal nostro comunicato del 9 dicembre 2012 - decisa allo scopo di evitare speculazioni, dalla fine di questo mese ricominciamo a consegnare il nostro vino.
Anche al fine di dare chiarezza circa inesatte notizie circolate, desideriamo comunicare che parte del vino in quel momento in cantina si è salvato dal danno e precisamente: quanto dell’annata 2006 era già stato imbottigliato e parte seppur limitata della produzione delle annate 2007, 2008, 2009, 2010, 2011 e 2012, le cui vendite avverranno nei prossimi anni.
Confermiamo, infine, la ferma volontà della nostra famiglia di continuare a produrre vino esclusivamente con le uve delle nostre viti di Sangiovese a Case Basse”.
dati a cura di 3BMeteo
14 dicembre 2024 19:30