Il Brunello di Montalcino 2007, che sta debuttando, è particolarmente caro a Marilisa Allegrini, una delle più famose donne del vino italiano nel mondo e “firma dell’Amarone della Valpolicella”, che in quel di Montalcino ha acquistato la Tenuta San Polo.
Perché? “La vendemmia 2007 - spiega - è un’annata rilevante per due ragioni: la prima proprio perché coincide con l’acquisizione di San Polo, con la quale la nostra azienda si è aperta al terroir di Montalcino, dando continuità al progetto viticolo in terra di Toscana, già intrapreso a Bolgheri, con Poggio al Tesoro; la seconda perché il clima, caratterizzato da un inverno caldo e un inizio estate con abbondanti piogge, è stato conciliante con il processo di maturazione dell’uva, regalando un eccellente risultato nel prodotto finale”. Marilisa Allegrini spiega anche perché credere in Benvenuto Brunello (di scena dal 24 al 27 febbraio, ndr): “è un’occasione istituzionale irrinunciabile per presentare la prima annata firmata Allegrini, insieme agli altri colleghi, a tutti i più grandi nomi del famoso vino di Montalcino: nel 2007 ho realizzato il mio sogno di trasformare la tenuta di San Polo in una realtà d’eccellenza, all’altezza del luogo di altissima vocazione enologica in cui sorge. Dopo la Valpolicella, terra di Amarone dove siamo nati, dopo Bolgheri, prima affascinante tappa toscana, la naturale prosecuzione del nostro viaggio è stata Montalcino, con il Brunello”. “San Polo è luogo da visitare: un omaggio ai principi d’integrazione con il territorio, dove i vigneti vengono coltivati nel rispetto dell’agricoltura biologica e sostenibile e dove la cantina è stata progettata secondo tecnologie costruttive rivoluzionarie”.
Focus - La storia di Allegrini
La famiglia Allegrini è protagonista della storia di Fumane e della Valpolicella fin dal XVI secolo. Con 100 ettari di vigneti sulle colline dell’area classica, nei comuni di Fumane, Sant’Ambrogio e San Pietro in Cariano, tramanda la cultura della vite e del vino. Il capostipite della nuova generazione è Giovanni Allegrini che iniziò la sua attività giovanissimo. Perfezionò l’arte della vinificazione agendo con rigore nella selezione delle uve e introducendo alcune importanti innovazioni dal punto di vista viticolo, come gli impianti a guyot e l’infittimento della densità dei ceppi in vigneto. Dopo la sua scomparsa, nel 1983, l’eredità aziendale è passata nelle mani dei figli Walter (purtroppo scomparso nel 2003), Marilisa e Franco, che, in poco tempo hanno saputo portare l’azienda, che produce 900.000 bottiglie all’anno, ai massimi vertici internazionali. Oggi Allegrini è uno dei produttori più blasonati della Valpolicella Classica, ed è considerata una delle realtà vinicole italiane più premiate e riconosciute nel mondo. Negli ultimi dieci anni la curiosità e lo spirito imprenditoriale hanno portato Allegrini al di fuori dei confini della Valpolicella, in Toscana. Nel 2001, a Bolgheri, è nato così Poggio al Tesoro: 50 ettari di vigneto, vicinissimi al mare, oggetto di una viticoltura curata e meticolosa. Nel 2007, Marilisa Allegrini ha, inoltre, acquisito la proprietà di San Polo, in una delle zone considerate tra le perle dell’enologia italiana: Montalcino, dove si produce il monumentale Brunello. Anche in Toscana gli Allegrini intendono coniugare tradizione ed innovazione, così da esaltare, attraverso prodotti unici, l’eccellenza del made in Italy.
Info: www.allegrini.it