131 vini selezionati, tra cui 11 etichette di Brunello di Montalcino (seconda denominazione più rappresentata): è andata in scena, oggi, alle Gallerie Marcatali a Verona, l’edizione n.14 di OperaWine, l’unico evento firmato dall’autorevole magazine Usa “Wine Spectator” fuori dal territorio americano con Vintaly-Veronafiere, e con il “grand tasting” che fa da prologo a Vinitaly 2025, la fiera di riferimento mondiale del vino italiano. La giornata di oggi, per forza di cose, ha dato ampio spazio al tema dei dazi imposti dagli Usa del Presidente Donald Trump anche ai prodotti Ue (al 20%), e dai quali il vino italiano, che vede negli States il proprio mercato di riferimento, non è escluso.
“Non possiamo prevedere cosa succederà con i dazi, ma continueremo a sostenere il grande vino italiano che non ha sostituti negli States e che deve stare sulle tavole degli americani. Le tariffe dividono, il vino unisce” sono le parole, fiduciose, di “Wine Spectator”, rappresentato dal direttore esecutivo Jeffery Lindenmuth e dai senior editor Alison Napjus e Bruce Sanderson. Il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, intervenuto dopo un breve saluto del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha affermato che “noi con gli Stati Uniti non ce la possiamo vedere, probabilmente nemmeno come Unione Europea sul piano commerciale. Però l’Italia su una cosa non la batte nessuno: è una superpotenza alimentare. Abbiamo qualità illimitate e la possibilità di giocare alla pari con chiunque, anche con gli Stati Uniti. Sono arrivati i dazi e capiremo con attenzione quelli che saranno gli effetti a valle di queste scelte che non condividiamo, perché siamo una nazione esportatrice, e quindi le chiusure dei mercati non ci entusiasmano. Però noi dobbiamo aumentare i mercati, senza immaginare di rinunciare a quelli che abbiamo, ma, anzi, consolidandoli. Il nostro invito all’Unione Europea sarà questo: diplomazia, e ragionevolezza per continuare a vendere negli Stati Uniti che è l’obiettivo che gli imprenditori devono avere e che un Governo deve avere per continuare a garantire ricchezza e lavoro con un prodotto come il vino che è legato alla terra indissolubilmente”.