Secondo giorno di degustazione a Montalcino per Benvenuto Brunello, nel Chiostro di Sant’Agostino. Nei calici l’anteprima dei vini del territorio, pronti a esordire sul mercato: la Riserva 2019, il Rosso di Montalcino 2023, il Moscadello, il Sant’Antimo, ma soprattutto il Brunello di Montalcino 2020, annata molto promettente. “Per adesso sta andando meglio rispetto all’anno scorso - afferma Nicole Schubert di Wine News -. Sono vini piacevoli, dalla bella bevibilità. L’apporto alcolico c’è, d’altronde questa è la prima annata di un trittico di estati molto calde, ha avuto un inverno mite e senza pioggia e questo ha influito. Nonostante l’apporto alcolico c’è freschezza, ci sono profumi e struttura”.
“E’ un’annata corretta e interessante - afferma Paolo Massobrio de Il Golosario -. Quello che colpisce di questa annata, e delle ultime anteprime, è la coerenza a cui sono arrivati un po’ tutti i produttori. Non so quanto sia longeva, però è interessante da cominciare a bere”. “Sicuramente è molto approcciabile - afferma Divina Vitale di Gambero Rosso -, dai bei profumi e dalle grandi tinte. E’ giocata in leggerezza, vivace a tratti, nitida e brillante. E’ bello aver ritrovato tante cantine che da anni non portavano campioni”.
“E’ una buona annata, tendente all’ottimo - afferma Fausto Ferroni di Slow Wine -. Si può percepire una bella maturità di frutto, una bella pienezza. I limiti, per quello che stiamo assaggiando, sono un alcool abbastanza marcato e una qualità di tannino che, rispetto ai nostri assaggi alla 2019, presenza qualche asperità in più. Ma è sicuramente molto buona”. “L’impressione è che siano approcciabili fin da subito - spiega Stefania Vinciguerra di Doctor Wine -. Succede spesso nelle annate di transizione. Ci troviamo tra un’annata tra una 2019 già osannata e una 2021 già chiacchierata, all’estero la stanno aspettando. La cosa che ho notato è una certa tendenza ad alleggerire il Brunello. E’ una moda un po’ pericolosa, questo dev’essere un vino di struttura”.
“E’ un’annata fine ed elegante - afferma Roberto Greco di Bibenda -, giusta nella trama tannica, con profumi interessanti. E’ più elegante rispetto alla 2019, forse anche più in equilibrio. E’ un’annata che farà parlare tra qualche anno, bisogna vedere quale sarà l’evoluzione”.
“Mi è piaciuta molto come annata - afferma Franco Pallini di Wine News -. Ho trovato vini freschi, ben realizzati, con tannini interessanti, non opprimenti come in altre annate. C’è una gestione del grado alcolico ben fatta. Poi ovviamente c’è una media, ma ci sono anche delle punte molto interessanti. Su nota un altro elemento, che forse sta iniziando a venire fuori anche a Montalcino, anche a causa del clima, cioè la differenza tra le aziende che sono a sud e quelle che guardano al nord, dove il clima è leggermente più fresco. Il problema del clima è presente, è inutile negarlo, ma l’annata 2020 è molto intrigante”.
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