Il Brunello di Montalcino fa tappa a Madrid, sede dal 25 al 27 ottobre dei “Golden Vines”, l’evento internazionale, organizzato dalla Gerard Basset Foundation e Liquid Icons, dedicato ai fine wines ed ai distillati rari e che si è ormai consolidato tra gli appuntamenti di una certa rilevanza del settore. Venerdì è in programma una masterclass incentrata sulle “Italian Icons” che vedrà protagoniste cantine come Argiano, di proprietà dell’imprenditore brasiliano Andrè Esteves e guidata da Bernardino Sani, Casanova di Neri, azienda condotta da Giacomo Neri, e Il Marroneto di Alessandro Mori. La masterclass sarà diretta dal Master of Wine italiano Gabriele Gorelli, con il supporto della Business Strategies, lo studio fiorentino specializzato nell’internazionalizzazione delle imprese, guidato da Silvana Ballotta.
Tra le altre aziende dello stivale presenti figurano Borgogno, cantina tra le più antiche delle Langhe e con al timone la famiglia Farinetti; Passopisciaro, gioiello etneo frutto dell’intuizione di Andrea Franchetti e tra i big della Sicilia enoica; Roagna, cantina che rientra a buon diritto nell’Olimpo dei produttori di Langa sotto la guida di Alfredo Roagna con il figlio Luca.
Il 26 ottobre saranno di scena grandi pranzi con il top dell’enologia mondiale e per Montalcino entreranno in scena le bottiglie di Biondi Santi, mentre per l’Italia ci saranno Ferrari Trento, tra le bollicine più famose nel mondo e simbolo del Trentodoc; San Leonardo, gioiello del vino del Trentino, da 300 anni sotto la guida della famiglia Guerrieri Gonzaga (oggi con Carlo ed il figlio Anselmo); Tenuta San Guido, culla del Sassicaia, autentico mito rossista del Belpaese e capolavoro di Bolgheri; Tenuta Sette Ponti della famiglia Moretti Cuseri, una delle realtà più significative del nuovo corso enologico toscano, e Vietti, azienda tra le più celebri di Barolo, fondata alla fine dell’Ottocento da Carlo Vietti e acquisita nel 2016 dal gruppo americano Krause.
Parlare di questo evento significa ricordare anche la fondamentale figura di Gerard Basset, scomparso nel 2019, ma personalità che ha scritto pagine fondamentali della comunicazione e dell’educazione al vino, unico al mondo ad aver ottenuto i titoli di Master Sommelier, Master of Wine e Officer of the Order of the British Empire, e che con il DipWset Lewis Chester ha fondato proprio la Liquid Icons. Da ricordare che, nel 2022, l’evento fece tappa a Firenze e, nella capitale spagnola, tornerà con una formula ormai solida ma con tanta Italia quest’anno, così come nel catalogo della “The Golden Vines Charity Online Auction” per un “viaggio” di tre giorni, tra degustazioni esclusive, cene stellate Michelin e masterclass dedicate ad alcuni “big” dell’enologia mondiale.