Un capolavoro senza tempo che ha fatto la storia del cinema, diretto da uno dei più grandi registi italiani di sempre, dedicato al patrono d’Italia, San Francesco d’Assisi, e girato tra gli splendidi paesaggi di Montalcino: si tratta di “Fratello Sole, Sorella Luna”, la pellicola del 1972 del ‘Maestro’ Franco Zeffirelli girata nel territorio del Brunello, che oggi, per celebrare il giorno di San Francesco, sarà di nuovo nelle sale con una versione inedita restaurata in 4K.
Vincitore di un David di Donatello per la regia e candidato agli Oscar per la migliore scenografia, il film presenta diverse scene ambientate nei luoghi simbolo di Montalcino. La più famosa è quella girata nella Fortezza di Montalcino, trasformata per l’occasione in una chiesa, in cui San Francesco si spoglia di tutte le ricchezze per vivere all’insegna della povertà estrema e in Dio.
Un’altra delle scene cardine della pellicola è ambientata nell’Abbazia di Sant’Antimo, ovvero quella in cui Francesco, attratto da un’intensa luminosità che lo guida, decide di abbandonare le proprie ricchezze per vivere in povertà. Zeffirelli era rimasto talmente affascinato dall’Abbazia che decise di contribuire al restauro e alla manutenzione di quel luogo sacro regalando una delle travi che sorreggono il tetto della chiesa. Sulla trave è riportata un’incisione che ricorda la donazione fatta dal regista.
Ci sono anche degli aneddoti legati alle riprese. Il 17 giugno 1971 fu organizzata una partita attori-staff contro le comparse di Montalcino: Paolo Rubegni, Luciano Mazzuoli, Massimo Ferretti detto “Joe”, Contrano Casali e Loriano Grassi, sono alcuni degli abitanti della città del Brunello che, con indosso la maglia della squadra di Montalcino creata per l’occasione, si fecero onore battendosi con valore e divertendosi molto, ricevendo poi i meritati applausi dagli spalti pieni. Un film, dunque, che in qualche modo fa rivivere ancora oggi quei momenti, la Montalcino dei tempi che furono e l’amore che Zeffirelli aveva per questi luoghi.