Otto aziende sospese e nove persone sotto inchiesta: è questo il risultato di un’operazione dai Carabinieri contro il caporalato in agricoltura effettuata in tutta la Toscana. Una l’attività sanzionata nella provincia di Siena, mentre ben tre nella sola provincia di Livorno, più una a testa per le province di Firenze, Pisa, Arezzo e Prato. Dei nove titolari delle aziende denunciati, sette sono sempre del livornese, mentre gli altri due sono del pratese. I controlli hanno evidenziato che le attività in questione impiegavano in nero oltre il 10% dei loro lavoratori.
Il fenomeno del caporalato continua a imperversare nel mondo dell’agricoltura. Su 958 aziende controllate a livello nazionale, ben 507 sono risultate irregolari. Su quasi 5000 lavoratori controllati, 2314 sono risultati extracomunitari, di cui 213 impiegati in nero e 29 minorenni (9 dei quali lavoravano in nero). Il totale delle sanzioni in tutta la penisola ammonta a 4 milioni e 900 mila euro, sono stati sequestrati tre furgoni per il trasporto di braccianti agricoli.