Passano gli anni e la crisi del miele diventa più profonda. La produzione in Toscana incontra sempre maggiori ostacoli e difficoltà, un problema che riguarda da vicino i lavoratori del mondo dell’apicoltura, i consumatori e anche l’ecosistema. ”La stagione sta andando male - racconta a MontalcinoNews.com Duccio Pradella, presidente di Arpat -. La produzione di miele di acacia è stata scarsissima, ed è la produzione più importante per gli apicoltori toscani. Non siamo riusciti a fare nessun tipo di miele, anche se un po’ meglio è andata nelle isole, perché c’è stato un mese di marzo buono. Ma in generale è andata molto male”.
Il problema degli apicoltori sono i cambiamenti climatici. “Ci sono autunni generalmente secchi e inverni caldi - spiega Pradella -. Poi abbiamo ritorni freddi nel mese di aprile, con un’escursione termica molto alta. È una situazione che non favorisce l’attività delle api. Stiamo soffrendo terribilmente, ormai sono diversi anni che si registra un calo delle produzioni costante”.
Questi problemi hanno inciso anche sulla Val d’Orcia. “Anche lì la produzione è andata male - racconta Pradella -. Si è un po’ ripresa la stagione sul finire di maggio inizio giugno. So che ci sono state produzioni miele di millefiori chiari, miele di sulla e miele di trifoglio. Produzioni comunque molto scarse e limitate. C’è una crisi del mercato del miele, perché in questi anni di scarsa produzione è arrivato molto miele estero sugli scaffali. Oltre alla dubbia qualità, ha un costo più basso perché in altri paesi hanno costi più bassi di produzione. Il rischio è di vedere scomparire tante aziende. Gli apicoltori sono i veri custodi delle api, sono loro che consentono la presenza di questi insetti fondamentali per l’ecosistema”.
Le difficoltà degli apicoltori in Val d’Orcia sarà uno dei temi della Settimana del Miele, che si svolgerà a Montalcino tra il 6 e l’8 settembre, probabilmente all’interno della Fortezza. “Parleremo della crisi del miele e della situazione sanitaria degli alveari - racconta Massimo Ciabini, presidente dell’Asga -. Ci saranno personaggi molto importanti. Gli espositori saranno i lavoratori del del settore più qualcuno che fa attrezzatture o confezioni per il miele. È stato un anno non difficile, di più. Cerchiamo in tutti i modi di portare dei personaggi di spicco per vedere se riusciamo a dare una spinta a questo settore, che è l’ultima ruota del carro, ma ha un’importanza fondamentale per l’ambiente”.