È passato anche da Montalcino, con visita e degustazione delle aziende La Martoccia e Fattoi, il tour incoming di Cia-Agricoltori Italiani che a ridosso di Vinitaly, in collaborazione con l’Agenzia Ice, porta degli operatori commerciali tra i vigneti della Penisola. Al centro dell’edizione di quest’anno la biodiversità e le produzioni toscane nei comprensori di Firenze, Siena e Grosseto dove le aziende di Cia Toscana stanno accogliendo in questi giorni, buyer esteri arrivati da Brasile, Canada, Cina, Svizzera e Usa.
Una decina gli operatori commerciali arrivati nel Centro-Sud della Toscana (il gruppo poi andrà a Verona per l’apertura di Vinitaly). Un itinerario del gusto in tre giorni e nove tappe che rinnova la cura di Cia per la narrazione delle produzioni vitivinicole regionali, che dà voce a storie aziendali e di famiglia, che porta nei campi e racconta territori dalla vigna fino alla tavola, che promuove valori a salvaguardia di ambiente e paesaggio, ma anche della cultura legata alla coltivazione del vino in Toscana, preziosa anche per l’olivicoltura e tanti altri prodotti tipici e tradizionali.
“Abbiamo portato importanti buyer esteri in quella che è stata definita, rispetto al Green Deal Ue, la ‘locomotiva della viticoltura bio’ visto che rappresenta il 17% della superficie vitata a biologico in Italia - dichiara il presidente Cia Toscana, Valentino Berni -. Ciò che si crea e si condivide incontrando i compratori stranieri direttamente in azienda non ha eguali. E tra le colline del Chianti, del Vino Nobile e del Brunello di Montalcino che si può spiegare e far percepire cosa voglia dire produrre vini Doc e Docg, o ancora meglio come la Toscana sia arrivata a 23 mila vigneti certificati e quanto sia importante lavorare sulla promozione dei territori e del patrimonio vitivinicolo che li connota, forte di una biodiversità peculiare che rende unici nel mondo”.