San Polo, tenuta acquisita nel 2007, nella zona sud-est di Montalcino sulla collina di San Polo, in località Podernovi, che si estende su 22 ettari complessivi, e 16 vitati, di cui 8 atti alla produzione di Brunello, assume adesso un valore ancora più importante per Marilisa Allegrini, pioniera dell’Amarone e del vino italiano nel mondo, prima donna del vino italiana a conquistare la copertina della prestigiosa rivista americana Wine Spectator (2017), nominata anche Cavaliere del Lavoro nel 2020, che ha creato un vero e proprio marchio, “Marilisa Allegrini”, nuovo gruppo di famiglia, annunciato oggi, che conta tre tenute accuratamente scelte e sviluppate in Veneto e Toscana - San Polo a Montalcino, Poggio al Tesoro a Bolgheri e Villa Della Torre a Fumane - e guidato insieme alle figlie Carlotta e Caterina, dopo la separazione dai nipoti Francesco, Giovanni e Matteo Allegrini, eredi di Franco Allegrini, e Silvia Allegrini, erede di Walter Allegrini, che, nei mesi scorsi, hanno rilevato la maggioranza delle società veronesi Allegrini e Corte Giara, radicate in Valpolicella.
“In questo gruppo sono racchiusi un insieme di valori e di risorse - spiega Marilisa Allegrini, che, del nuovo gruppo, è presidente e amministratore delegato - la famiglia, i territori di grande vocazione, l’amore per l’arte, l’attenzione alla sostenibilità ambientale, il privilegio dell’esperienza nel saper leggere l’evoluzione dei mercati. L’obiettivo è continuare a salvaguardare e migliorare l’arte della produzione vinicola, rispettando la tradizione e abbracciando l’innovazione, come mi ha insegnato mio papà. Farlo insieme alle mie figlie, con il loro sguardo rivolto al futuro e la loro energia, è un sogno che si avvera. Non ci scordiamo il passato, ma è bello guardare al futuro con un progetto di tutta la mia famiglia”.
Sotto il nuovo brand corporate, dunque, spiega una nota, vanno a convivere i tre storici marchi di famiglia, tre aziende fortemente volute da Marilisa Allegrini che, negli anni, hanno incarnato l’essenza delle terre in cui sono radicate diventandone autentiche ed esclusive portavoce. E che adesso avranno ciascuna un enologo (per San Polo Riccardo Fratton, supportato da Luca D’Attoma).
“Mantenendo fede ad origini e identità proprie, le tre realtà vanno ora a comporre un nuovo ecosistema proponendo un inedito viaggio di andata e ritorno tra Veneto e Toscana alla scoperta della Valpolicella, del Lugana, di Bolgheri e di Montalcino. Un dialogo a più voci che vuole integrare il mondo del vino con quello del turismo, accendendo un faro sull’esperienza che può offrire la conoscenza del territorio e della viticoltura. Un modo per raccontare a tutto il mondo l’unicità del patrimonio culturale italiano”, prosegue la nota.
Con un fatturato di poco più di 10 milioni di euro, “Marilisa Allegrini”, che esporta in 62 Paesi al mondo, tra cui Stati Uniti, Giappone, Svizzera, Regno Unito e Germania, conta 105 ettari vitati in produzione (64 su Bolgheri, 16 a Montalcino, 15 in Valpolicella e 10 nel Lugana) e un totale attuale di 840.000 bottiglie prodotte di cui 550.000 a Poggio Al Tesoro, 250.000 a San Polo e 40.000 a Villa Della Torre. Un dato, quest’ultimo, che subirà un notevole incremento, come spiega la stessa Marilisa Allegrini, confermando anche importanti investimenti, lato ospitalità. “In generale, se guardiamo al prossimo quinquennio e consideriamo tutte le progettualità inerenti anche l’hospitality in Toscana, prevediamo di raddoppiare il nostro fatturato”. Ad affiancare Marilisa Allegrini sono, in qualità di vicepresidenti, le sue due figlie Carlotta e Caterina rispettivamente brand ambassador e direttrice marketing e comunicazione, e il loro padre Giancarlo Mastella anche lui vicepresidente e già direttore di Villa Della Torre.
“La squadra operativa verrà ulteriormente allargata confermando la grande attenzione che Marilisa Allegrini rivolge alla competenza e alla managerialità. A testimoniare l’attenzione rivolta alla qualità della produzione e all’identità delle singole cantine è la rinnovata scelta di avere in squadra ben tre enologi, e non una sola figura: Tobia Cenzato per Villa Della Torre, Riccardo Fratton per San Polo e Christian Coco per Poggio al Tesoro. Supportati per le aziende toscane dall’esperienza di Luca D’Attoma, che garantisce un controllo costante oltre che una dedizione totale alle terre di riferimento”.