Dalla degustazione ad hoc per ricordare uno dei “padri” dell’enologia moderna, Ezio Rivella, alla masterclass che mette a confronto due annate di Brunello, la 2009 e la 2019, dal focus sulle 4 “B” del grande vino italiano (Barbaresco, Barolo, Brunello, Bolgheri) a quello sul Rosso di Montalcino, fino ai tasting delle 110 cantine presenti, numero considerevole ma comunque in calo del 18% rispetto al 2023 (e del 33% rispetto al 2019, l’ultimo anno pre-pandemia, che rappresenta il picco dell’ultimo decennio, quando le aziende erano 164). Il Brunello di Montalcino è pronto a partecipare all’edizione n. 56 di Vinitaly, la più importante rassegna mondiale dedicata al vino italiano in programma a Veronafiere dal 14 al 17 aprile, che vedrà la presenza di 4.000 cantine, 1.200 top-buyer da 65 Paesi (+20% sull’edizione 2023) che valgono il 95% del totale export enologico made in Italy e 30.000 operatori stranieri da oltre 140 Nazioni, con Usa, Canada, Cina e Regno Unito in testa, più la presenza dei più alti rappresentanti politici, a cominciare dalla premier Giorgia Meloni, come svelato nelle scorse settimane da WineNews.
Ad anticipare Vinitaly, il 13 aprile, come da tradizione, sarà OperaWine, il super tasting firmato da Wine Spectator alle Gallerie Mercatali di Verona, dove tra le 131 etichette selezionate dalla prestigiosa rivista Usa ci saranno ben dieci Brunello di Montalcino. Dal giorno dopo, il 14 aprile, scatterà l’ora di Vinitaly, con 110 cantine, di cui 63 con stand nella collettiva ospitata dal Consorzio nel padiglione 9, dallo stand B4 allo stand B8 (qui l’elenco), pronte a ospitare incontri b2b e tasting su appuntamento, riporta una nota del Consorzio del Brunello. In assaggio al banco di degustazione consortile, oltre al Brunello di Montalcino e il Rosso di Montalcino, anche le altre due produzioni della denominazione, il Moscadello e il Sant’Antimo.
Tra gli appuntamenti da segnalare in fiera: il 14 aprile “Brunello ten years challenge - A projection of ten years. A lookback and beyond”, la seconda edizione della masterclass, su invito, condotta dal master of Wine Gabriele Gorelli con uno sguardo al passato e una prospettiva sul futuro del principe dei rossi toscani attraverso il confronto tra le annate 2009 e 2019; il 15 aprile focus, sempre su invito, sulla versatilità e contemporaneità del Rosso di Montalcino, con “Red Montalcino - l’anima contemporanea del Sangiovese” guidato dal giornalista e sommelier Andrea Gori; il 16 aprile “Le 4 “B” del grande vino italiano: Barbaresco, Barolo, Brunello, Bolgheri e i Supertuscans” con il wine writer Ian d’Agata: una degustazione dedicata ad alcuni tra i più grandi terroir del Belpaese (ore 11, Sala Argento, Palaexpo), seguita da “I grandi vini autoctoni italiani” con l’enologo Riccardo Cotarella (ore 15, Sala Argento, Palaexpo).
A Vinitaly ci sarà anche un’elegante carrozza del nuovo “Orient Express - La Dolce Vita”, il treno-mito (oggi del gruppo francese Accor) che da fine 2024 tornerà a viaggiare anche nei territori del vino italiano, Montalcino inclusa, mentre nello spazio riservato al Masaf l’azienda umbra Lungarotti festeggerà i 50 anni del Museo del Vino di Torgiano, definito dal New York Times come “il migliore museo del vino in Italia”, esponendo 34 opere che raccontano i molteplici usi e significati del vino nel quotidiano e nell’immaginario dalle origini ad oggi. I visitatori avranno l’opportunità unica di ammirare una collezione di pezzi straordinari, tra reperti archeologici, ceramiche, incisioni e opere contemporanee, con testimonianze che vanno dal III millennio a.C. fino a Picasso, Jean Cocteau, Renato Guttuso e Gio Ponti.
Il Consorzio del Brunello sarà poi red wine sponsor per la serata Vinitaly and the Night, l’evento di Veronafiere quest’anno in collaborazione con Agivi, l’Associazione dei giovani imprenditori vinicoli italiani di Unione italiana Vini, dedicato a operatori ed espositori in programma il 16 aprile al Palazzo della Gran Guardia in piazza Bra.