Una mostra per raccontare il percorso e l’immaginario di un attore, autore, regista teatrale e cinematografico che con la sua opera è riuscito a condurre lo sguardo e la visione “alle sorgenti della bellezza”. Dal 17 febbraio al 23 marzo il Teatro degli Astrusi di Montalcino ospiterà, all’interno del programma della stagione teatrale 2023-24 curata dal Teatrino dei Fondi, l’esposizione di Marco Filiberti, un ricco corredo di fotografie di scena, manifesti, documenti audiovisivi, elementi scenografici, studi preparatori e costumi per omaggiare un artista dotato di una sensibilità rara, e il cui profondo e poetico sentire ha individuato nei territori del Senese l’ambiente ideale in cui stanziarsi, oltre a divenire il centro produttivo del suo lavoro, creativo e didattico.
“Marco Filiberti. Alle sorgenti della bellezza” è il titolo della mostra che si aprirà sabato 17 febbraio (ore 17), cui seguirà (ore 17.30) l’incontro con il regista accompagnato dagli interventi di Giovanni Bogani, giornalista e critico cinematografico, ed Enrico Falaschi, direttore artistico del Teatrino dei Fondi e dei Teatri di Montalcino. Un’occasione per approfondire non solo alcuni aspetti peculiari del lavoro cinematografico e teatrale di Filiberti, ma anche per sviscerare il suo rapporto con il paesaggio, e in particolare con i set montalcinesi presenti in quello che all’unanimità è stato considerato il suo capolavoro, accolto dalla critica con consensi entusiasmanti: l’opera cinematografica Parsifal (2021), una produzione Dedalus, presente tra i diciotto film italiani selezionati per gli Academy Awards, e risultata vincitrice in tutti i festival nei quali è apparsa, tra cui la 39° edizione del prestigioso “Flickers’ Rhode Island Film”. Alle ore 18.30 si potrà infine assistere al film documentario “Precedo l’aurora - Il Parsifal di Marco Filiberti” (2023) di Dario Pichini e Federico Livi.
Attesa, inoltre, mercoledì 21 febbraio (ore 21.15), ancora al Teatro degli Astrusi, proprio la proiezione di “Parsifal”, secondo la rivista Taxidrivers “un’opera unica nel panorama internazionale che mostra fin dove ancora possa spingersi l’arte cinematografica”. Un viaggio iniziatico su grande schermo che conduce al cuore misterioso delle nostre esistenze, dove spiritualità e desiderio si approssimano quasi fino a fondersi l’uno nell’altra. Ne sono interpreti Matteo Munari, Diletta Masetti, Giovanni De Giorgi, Luca Tanganelli, Elena Crucianelli, Zoe Zolferino, e con Marco Filiberti nel ruolo di Amfortas. “Parsifal” chiuderà la rassegna cinematografica dal titolo “Montalcino e il Cinema”, che ha visto proiettare a teatro pellicole che hanno avuto come set uno o più luoghi di Montalcino, da “Fratello Sole e Sorella Luna” del maestro Franco Zeffirelli (29 novembre) a “Meraviglioso Boccaccio” (27 dicembre), fino a “Made in Italy” (24 gennaio).
La mostra sarà accessibile il martedì (ore 16-19), il sabato e la domenica (ore 15-19), oltre che nei giorni di apertura del teatro per altre attività. Tutti gli eventi - mostra, incontro e proiezioni - sono a ingresso gratuito. Per info e prenotazioni: +39 342 577 2767; info@montalcinoteatro.it.
Focus: chi è Marco Filiberti
Drammaturgo e regista di teatro e cinema, attore, didatta e saggista, narratore e poeta, Marco Filiberti, nato a Milano, vive da molti anni in Toscana, dove nel 2013 ha fondato Le Vie del Teatro in Terra di Siena, un cantiere maieutico e produttivo improntato alla sua “drammaturgia del rovinismo” e alla consapevolezza apocalittica del dissolvimento degli archetipi nella selva della modernità. Nel 2019 ha costituito una casa di produzione cinematografica, Dedalus.
Dopo i cortometraggi Vespero a Tivoli e Sulle tracce di Medora, i suoi primi tre lungometraggi, Poco più di un anno fa – diario di un pornodivo (2003), Il compleanno (2009) e Cain (2015) sono stati presentati con grande successo in festival quali Berlino, Venezia, Los Angeles, conseguendo tra i molti riconoscimenti il Globo d’Oro Speciale dalla stampa estera, il premio della critica all’“Out Fest” di Los Angeles, il premio come miglior film al Festival del Cinema Italiano ad Ajaccio, il premio del pubblico al Terra di Siena International Film Festival e alle Journées du Cinéma Italien in Francia, il Prix de l’Université de Corse.
Ha coniato per i suoi lavori teatrali la definizione di “accadimento”: non spettacoli convenzionalmente offerti al pubblico, ma vere e proprie esperienze stra-ordinarie ed eversive, trasfiguranti. In tale ottica è impostata non solo la creazione delle opere stesse ma anche la continua attività didattica e formativa degli attori, secondo la Novissima Prattica forgiata da Filiberti stesso, improntata allo svuotamento dall’Io e a un uso poetico della parola e del corpo.
Tutte queste istanze, portate in teatro tra il 2012 e il 2018 con la trilogia Il pianto delle Muse (Conversation pieces – Byron’s ruins – Il crepuscolo di Arcadia) – “creazione da annoverare come un vero e proprio evento artistico di teatro totale” («Il Sole 24 ore») – e con Intorno a Don Carlos: Prove d’autenticità, nonché con una nuova versione dei Conversation pieces presentata al Cantiere d’Arte di Montepulciano nel 2018, hanno trovato sullo schermo il loro pieno inveramento nel film Parsifal (2021), “opera cinematografica” sinestetica e totale, salutata unanimemente dalla critica come una manifestazione artistica senza precedenti e che, tra gli altri riconoscimenti, si è aggiudicata il premio come miglior film al Rhode Island International Film Festival.
Nel 2022 Filiberti avvia un nuovo progetto: la trasposizione teatrale del romanzo À la Recherche du Temps perdu di Marcel Proust. La prima espressione di questo imponente impegno sono i Cahiers d’Écriture n.1 e 2, presentati per la prima volta nel luglio 2023.
Alla figura e al lavoro di Filiberti sono stati dedicati seminari e incontri, oltre a diverse pubblicazioni: Il mélo ritrovato, Il Compleanno di Marco Filiberti (De Luca Editori, 2009), Il pianto delle Muse (Titivillus, 2016), Intorno a Don Carlos: prove d’autenticità (Titivillus, 2017), Il mio Parsifal – Inveramento di un mito (Titivillus, 2020), Il flusso graalico (Zecchini, 2021), Il mistero luminoso, il Parsifal di Marco Filiberti (De Luca Editori, 2022).