La Val d’Orcia può tirare un sospiro di sollievo. L’area patrimonio Unesco, uno dei territori più amati e fotografati al mondo (foto: Andrea Rabissi), non è più tra le zone idonee per il deposito nazionale delle scorie nucleari. In una fase iniziale, nel 2021, era stata individuata un’area tra Pienza e Trequanda, quindi a pochi chilometri da Montalcino (e anche a Campagnatico, nella provincia di Grosseto), facendo molto scalpore nel senese e provocando reazioni forti dalle istituzioni locali. Il consiglio comunale di Montalcino approvò all’unanimità un documento per opporsi “all’individuazione dell’area del Comune di Trequanda al confine con la Valdorcia, come sito potenzialmente idoneo ad ospitare il Deposito nazionale di scorie nucleari e il polo tecnologico”. Ma la Toscana - sia la Val d’Orcia che Campagnatico - adesso esce di scena, come si legge nell’elenco contenuto nella Carta Nazionale delle Aree Idonee (Cnai) elaborata da Sogin e Isin, che individua 51 locazioni possibili per sistemare in via definitiva i rifiuti radioattivi italiani di bassa e media attività. Le aree si trovano in Basilicata, Puglia, Lazio, Piemonte, Sardegna e Sicilia.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024