In 130 anni di storia ha ospitato artisti, musicisti e grandi personalità del mondo del teatro, dello spettacolo, del cinema e della politica, che non hanno rinunciato ad una piacevole sosta tra i divani in velluto rosso, gli specchi e i tavolini in marmo giallo del “salotto buono” di Montalcino. Da Giorgio Napolitano al Re Carlo d’Inghilterra, all’ex primo ministro canadese Jean Chrétien, da Mario Monicelli a Federico Fellini, da Enzo Biagi a Keith Richards, da Anthony Hopkins a Mel Gibson, alla più recente visita di Michael Douglas e Catherine Zeta-Jones: sono in tanti i “vip” ad aver visitato il Caffè Fiaschetteria Italiana 1888, squisito esempio di puro Liberty incastonato nel centro storico di Montalcino, all’ombra della antica torre del Palazzo Comunale storico, inserito nella Guida ai Locali storici d’Italia, che segnala alberghi, ristoranti, pasticcerie-confetterie-caffè letterari e fiaschetterie con almeno 70 anni di attività, e soprannominato il “Florian di Montalcino”. Creato nel 1888 da Ferruccio Biondi Santi, “padre” del Brunello, nell’allora Piazza Principessa Margherita, oggi Piazza del Popolo, dal 1994 il Caffè Fiaschetteria Italiana 1888 è di proprietà della famiglia Pazzaglia (Franco Pazzaglia e Nadia Santini e il figlio Alessandro Pazzaglia). Adesso, dopo trent’anni, secondo rumors MontalcinoNews, la sola gestione passerà a due dipendenti, Giuseppe Musso, già ottimo collaboratore della famiglia e residente da tempo a Montalcino, e la moglie Giusi Barrasso. Il passaggio dovrebbe concretizzarsi a Capodanno, con Franco Pazzaglia che resterà inizialmente come supervisore in quello che è un nuovo capitolo della storica Fiaschetteria, che manterrà, comunque, la stessa impostazione che l’ha contraddistinta dal 1888 ad oggi.
Un locale storico, che, per la sua bellezza d’altri tempi ed importanza nelle vicende del territorio, intrecciando storia ed attualità, è un vero e proprio “caffè-salotto” come vantano le più importanti città italiane dove sono considerati alla stregua di “monumenti”, e che per questo da sempre contraddistingue la vita sociale di Montalcino.