Fa il passo del gambero, Montalcino, sulla raccolta differenziata. Se nell’ambito dell’Ato Toscana Sud il trend è in netta crescita, con il territorio senese che si conferma il più virtuoso, la città del Brunello fa il contrario, almeno stando al report annuale dell’Arrr, l’Agenzia Regionale Recupero Risorse. Nel 2022 i 5.611 abitanti del comune di Montalcino hanno prodotto meno rifiuti dell’anno precedente (4.099 tonnellate, 731 kg pro capite, rispetto alle 4.196 tonnellate del 2021) ma hanno anche differenziato meno (1.781 nel 2022, 1.859 nel 2021), per una differenziata che è calata dal 44,06% al 43,46% (nel 2020 era al 45,58%, nel 2019 44,83%, nel 2018 44,98%). La raccolta differenziata a Montalcino è indietro addirittura di 22 punti percentuali rispetto alla media regionale (65,68%) e comunque lontana anche dalla media provinciale (59,5%) e dalla media dell’Ato Toscana Sud (55,24%, con un incremento di quasi due punti rispetto al 2021), che supera per la prima volta la soglia del 55% riducendo ancora il gap storico rispetto agli altri due ambiti territoriali toscani.
Il territorio senese si conferma il più virtuoso dell’ambito con 15 Comuni che superano almeno la soglia del 65%: Asciano (67%), Buonconvento (66,33%), Castelnuovo Berardenga (68,47%), Chianciano Terme (76,73%), Chiusi (76,77%), Monteroni d’Arbia (73,89%), Monticiano (68,73%), Murlo (66,83%), Radicofani (78,4%), Rapolano Terme (70,74%), San Casciano dei Bagni (67,29%), Sarteano (74,83%, +4,75 punti), Sinalunga (68,35%), Sovicille (66,46%) e Torrita di Siena (71,79%). Siena, il capoluogo, conferma il suo trend di crescita, superando per la prima volta la soglia del 60%, passando dal 57,82% del 2021 al 62,03% (+4,21 punti percentuale). Complessivamente, nel 2022, nella provincia di Siena (259.858 abitanti) sono state prodotte 151.301 tonnellate di rifiuti con il 59,5% di differenziata (+0,1% rispetto l’anno precedente). Stilando una classifica dei comuni senesi, Montalcino “vanta” il sesto peggior rendimento.
“Siamo soddisfatti, ma c’è ancora tanto da fare - commenta il presidente di Sei Toscana, Alessandro Fabbrini - i dati confermano il trend di crescita costante per il nostro territorio che, solo negli ultimi cinque anni, ha registrato un incremento di quasi quindici punti. Nella seconda metà del 2022 abbiamo iniziato le riorganizzazioni legate al nostro nuovo piano industriale e le previsioni indicano una crescita ancor più significativa anche per l’anno in corso. Resta però necessario concentrarsi non solo e non tanto sulla quantità, ma sulla qualità. Solo una buona raccolta differenziata, una raccolta differenziata di qualità apre la strada al riciclo, ed è proprio al massimo riciclo possibile dei materiali che dobbiamo mirare”. “I territori che registrano una maggiore crescita sono quei comuni dove le amministrazioni locali e Sei Toscana hanno dato vita, negli ultimi tempi, a una profonda riorganizzazione dei servizi - prosegue Fabbrini - seguendo le linee guida del nostro nuovo piano industriale stiamo proseguendo il lavoro in modo progressivo nell’intero ambito e contiamo di superare il 70% di differenziata nei prossimi cinque anni”.