Continua a crescere, nonostante le difficoltà del mercato, la presenza del Brunello di Montalcino sulle tavole degli americani. Negli ultimi 12 mesi il re dei rossi toscani ha visto infatti aumentare i consumi nel suo primo mercato di sbocco del 10%, con impennate nel Midwest (+42%) e performance oltre la media a Sud e a Ovest del Paese. Lo rileva, in occasione del giorno di apertura di Benvenuto Brunello, l’analisi realizzata per il Consorzio dall’Osservatorio del vino Uiv su base SipSource, strumento di monitoraggio sugli effettivi acquisti dei dettaglianti on e off-trade che copre il 75% del mercato americano, per un totale di oltre 330.000 esercizi commerciali.
Secondo l’analisi, riporta una nota del Consorzio, il Brunello conferma il proprio feeling con il mercato a stelle e strisce, che rappresenta almeno il 30% del totale vendite oltreconfine: a fronte di un calo generalizzato dei consumi totali di vino (-7%) e di quelli italiani (-3%), la Docg di Montalcino è tra le poche che segnano luce verde. Tra queste, la Beaune (premier Cru della Borgogna), il Bordeaux Superiore, il Barolo o i rossi della Ava californiana Oakville, a dimostrazione che il segmento luxury riesce spesso a mantenersi anticiclico anche in questa difficile stagione. L’accelerazione nei 12 mesi (da ottobre 2022 a settembre 2023) si riscontra sia nel circuito retail - in particolare nel segmento grossisti e nei liquor store -, che nel fuori casa (+8%), canale a maggior valore aggiunto dove la quota delle vendite a volume del Brunello arriva al 50%, ben oltre la media dei vini rossi italiani (al 20%). Qui nella ristorazione, che rappresenta larga parte dei consumi horeca statunitensi, prosegue la nota del Consorzio del Brunello, il prezzo al dettagliante del principe dei rossi toscani è nel 91% dei casi sopra i 50 dollari a bottiglia, quota che si attesta al 73,5% se si considerano le vendite totali su tutti i canali.
“Al di là dei trend di mercato, che possono subire variazioni congiunturali – ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci – siamo molto soddisfatti soprattutto del posizionamento negli Stati Uniti del nostro vino di punta. Un mercato che siamo riusciti a coltivare in modo attento e certosino, grazie anche al lavoro di importanti imprese pioniere, che hanno aperto la strada alla new wave produttiva. Un modello, da perseguire nell’approccio a piazze emergenti come quelle orientali, su cui le potenzialità rimangono enormi”.
A Benvenuto Brunello (17-28 novembre) partecipano 118 cantine. In degustazione, il Brunello 2019, la Riserva 2018, il Rosso di Montalcino 2022 oltre alle referenze degli altri due vini della denominazione: Moscadello e Sant’Antimo.