Si è tenuto a Montalcino, nella cantina di Brunello Tenute Silvio Nardi, il primo incontro del nuovo Direttivo dell’Unione Provinciale Agricoltori di Siena, alla presenza del Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana con delega all’Agricoltura, che aveva chiesto di organizzare il vertice in un’azienda agricola del territorio senese. “La nuova politica Europea è arrivata alla fine del suo primo biennio ed è stato il momento per confrontarsi sulle criticità e le nuove reali opportunità, combinando la visione istituzionale e l’approccio imprenditoriale agricolo. Molte sono le coltivazioni importanti nella nostra provincia, oltre al vino e i cereali si è parlato di olivi, allevamenti, gestione del territorio e delle acque nonché di coltivazioni biologiche”, sottolinea Emilia Nardi, alla guida di Tenute Silvio Nardi e presidente di Upa Siena.
Durante l’incontro, come riporta una nota della stessa organizzazione professionale associata a Confagricoltura, è emersa la necessità di creare un tavolo tecnico per i gravi danni creati dalla peronospora al comparto del vino. Cino Cinughi De Pazzi, Presidente del Consorzio del Chianti Colli Senesi, e Fabrizio Bindocci, Presidente dal Consorzio del Brunello, “hanno convenuto con l’Assessore Saccardi sulla necessità di creare un tavolo tecnico per i gravi danni creati dalla peronospora al comparto di cui si è molto parlato nei mesi scorsi. L’assessore ha spiegato che è già stato dato un indirizzo tecnico, mettendo in campo le competenze del Servizio Fitosanitario per le buone pratiche agronomiche per il ripristino della sanità dei vigneti per la prossima campagna vitivinicola”.
Tra i temi trattati la gestione del territorio e la creazione di laghetti per il contenimento delle acque (sul quale c’è stato un’unanime voce sulla necessità di trovare una misura che la ponga all’attenzione del servizio pubblico istituzionale), gli investimenti della Regione per favorire la conversione a biologico delle aziende agricole e l’importanza della coltivazione dell’olivo da olio, “non solo per la bellezza che dona al territorio, ma anche per la creazione di reddito, vista anche la carenza di prodotto a livello europeo”. Luigi Fanciulli, Presidente del Consorzio di Tutela dell’Olio Dop di Siena, ha rappresentato il settore portando la sua esperienza professionale in difesa delle coltivazioni tradizionali con varietà tipo Leccino e Moraiolo, ma anche delle ottime opportunità offerte dalla coltivazione intensiva con cultivar Arbequina. “Ci si auspica che – ha detto Fanciulli – come è avvenuto per la filiera produttiva del vino, anche l’olio nel prossimo futuro ritorni ad essere un comparto redditivo della economia agricola toscana”.