Dieci minuti per danneggiare i preziosi vigneti di Brunello. Una grandinata si è abbattuta a Montalcino, in particolare nella zona di Castelnuovo dell’Abate ma anche in altre zone intorno alla città. Lo scrive Il Gusto, rubrica enogastronomica del quotidiano La Repubblica. “La grandine, poca ma violenta, ha flagellato i vigneti in maniera disomogenea, ma ci sono interi filari danneggiati – si legge nell’articolo firmato da Lara Loreti – è ancora presto per la conta dei danni, ma sale la preoccupazione nei campi dove cresce l’uva che dà vita a uno dei rossi più prestigiosi del mondo, il Brunello di Montalcino. Anche perché i danni della grandine vanno a sommarsi a quelli fatti dalla peronospora, la malattia della vite quest’anno ha creato problemi su tutto il suolo nazionale”.
“Il danno c’è ma la qualità non è intaccata: si va dai 6 ai 10 chicchi per grappolo danneggiati, che in percentuale vuol dire una forbice fra il 5% e il 15% - dice a Il Gusto Stefano Cinelli Colombini, titolare della Fattoria dei Barbi – il problema è che sono caduti chicchi molto grossi. Lo scroscio sarà durato dieci minuti, una cosa ridicola. Non è caldo, siamo sui 27 gradi a mezzogiorno, non c’è clima tale da giustificare fenomeni del genere. Ma la violenza con cui si abbattono pioggia e grandine fa la differenza. Per esempio, alla vigilia del palio a Siena sono caduti 25 millimetri in mezz’ora. Stiamo vivendo una situazione climatica stranissima. Come ci si difende? La tecnologia oggi aiuta molto. Io da 30 anni ho adottato un sistema di coltivazione di cordone libero inventato dall’ilcinese Cesare Entrieri, che con la grandine pare avere resistenza perché le foglie sono meno esposte – spiega Stefano Cinelli Colombini - Una volta caduta la grandine si può usare un prodotto di origine naturale a base di bacilli che mangia gli zuccheri e la muffa per evitare che il grappolo marcisca”.
“Su una parte di Montalcino la grandine ha colpito duramente, per fortuna ha investito solo una porzione ristretta, soprattutto nell’area di Castelnuovo dell’Abate - aggiunte, sempre a Il Gusto, Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del Brunello - È difficile prevedere le conseguenze ad oggi, però certamente in vista della vendemmia la preoccupazione c’è, non può essere diversamente quando non si è ancora raccolto e con una grandinata che colpisce il 17 di agosto. Questa è un’annata difficile, caratterizzata anche dai danni provocati dalla peronospora che ha colpito circa il 10% del raccolto. Ma sopravviveremo anche a questo”.
Foto: repubblica.it/il-gusto