Come è noto è passata, tra frizioni destinate a continuare e infatti stanno continuando, la legge che cambia le norme in materia di cerca, raccolta e coltivazione del tartufo. Il consiglio regionale ha approvato il testo con 22 voti favorevoli (Pd), l’astensione di Lega e Fratelli d’Italia e il no, già annunciato, di Italia Viva. Una novità che non è piaciuta a tutti come si è visto dagli interventi di questi giorni come quello di Cia/Toscana. Ovviamente anche a San Giovanni d’Asso, una delle capitali del tartufo e sede dell’associazione Tartufai Senesi, in questi giorni il tema è stato molto discusso. Alla Montalcinonews il presidente dei Tartufai Senesi, Paolo Valdambrini, ha espresso un primo commento. “Questa legge - è il commento di Paolo Valdambrini - non è una sconfitta per il tartufo ma è una sconfitta per il territorio della provincia di Siena. In confronto a quella precedente è una legge peggiorativa: nel 1995 si parlava di opportunità di fare le tartufaie, ora ci troviamo davanti ad una legge che le limita, soprattutto le tartufaie bianche. Il tartufo bianco è un valore aggiunto del nostro territorio non lo dimentichiamo. I politici non hanno capito l’argomento, i cambiamenti climatici stanno facendo scomparire il tartufo, quello bianco in particolar modo. Se c’è una legge che lo frena si parte sconfitti. Negli altri paesi si stanno facendo leggi propositive mentre in Toscana si prende una strada diversa”. Una “bocciatura” da parte del presidente dell’associazione Tartufai Senesi e l’impressione, visto le divergenze, che sull’argomento si continuerà a parlare nel prossimo futuro.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024