Ieri pomeriggio il Teatro degli Astrusi di Montalcino ha ospitato la cerimonia di premiazione della quinta edizione del Premio Rudy Buratti, lo storico direttore enologo della cantina leader del Brunello di Montalcino, scomparso prematuramente nel gennaio 2018 e ancora nel cuore di tutti coloro che lo hanno conosciuto. Buratti è stato uno dei protagonisti nella storia imprenditoriale unica e di grande successo di Banfi. La Fondazione Banfi e il Centro Agricoltura Alimenti Ambiente di San Michele all’Adige, in collaborazione con Assoenologi Trentino, con questo premio intendono omaggiare la figura umana e professionale di Rudy (diplomato presso la Scuola Enologica di San Michele all’Adige nel 1981), portandola ad esempio ai giovani del settore. Il premio, attribuito ad una tesi/elaborato finale di laurea triennale in Viticoltura ed Enologia a carattere sperimentale, che abbia affrontato tematiche di ambito viticolo ed enologico, quest’anno è stato assegnato a Silvia Morando (Università di Trento) che ha prodotto una tesi dal titolo “La mineralità dei vini: indagine sul significato sensoriale del termine”. Per lei un premio di 1.500 euro e la possibilità di frequentare gratuitamente la Summer School Sanguis Jovis, edizione n.6, in fase di svolgimento fino al 14 luglio. Rudy Buratti, sul palco del Teatro degli Astrusi, è stato ricordato da Silvio Franceschelli, sindaco di Montalcino e senatore della Repubblica; Rodolfo Maralli, presidente di Banfi; Elizabeth Koenig, direttore hospitality di Castello Banfi Wine Resort; Remo Grassi, presidente Fondazione del Brunello e per oltre 40 anni tra i più importanti protagonisti di Banfi. Assente il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino. Iniziata intanto la sesta edizione di Sanguis Jovis: nel primo giorno di lezioni ed incontri i partecipanti hanno approfondito il discorso su quattro temi fondamentali come scienza, terra, tecnologia e mercato.
dati a cura di 3BMeteo
20 settembre 2024