“Idealmente Eroica Montalcino segna l’inizio di una lunga pedalata che ci porterà fino all’edizione n. 26 de L’Eroica di Gaiole in Chianti. Quindi è come se fosse la vera partenza, il vero motore di tutto il movimento eroico”. Così Franco Rossi, presidente di Eroica Italia, nel giorno in cui Montalcino ha accolto ciclisti, famiglie e appassionato con un vero e proprio festival: aspettando le pedalate di domenica, con 2.500 ciclisti al via, ecco la “Ciclofficina Eroica”, la mostra di biciclette Colnago “Ciclismo e Arte”, il Registro delle Biciclette Eroiche, l’angolo dedicato a “Terra Eroica”, l’accoglienza di vecchi e nuovi soci del Ciclo Club Eroica, il Mercatino Eroico, “Il Caffè” e la musica Dj Set, allestita a bordo di una “Cinquecento”. Inoltre, la Barberia, l’annullo filatelico speciale, i laboratori di Educazione ambientale a cura di Sei Toscana, la presentazione di tre interessantissimi libri alle Logge: SPORT, una lettera alla volta” di Domenico Repetto per Malcor D’, “Lance deve morire”, romanzo di Giovanni Battistuzzi per AlVento, “Il ciclismo della Belle Époque - ciclismo in cartolina” di G. Del Balio per Sillabe. Poi si potrà assistere alla partenza della pedalata dei Soci del Ciclo Club Eroica con sosta per partecipare alla campagna “adotta un km”. Si potrà partecipare quindi al Gioco del Ciclotappo, assistere al criterium “biciclette anni ‘20”, alla premiazione del concorso “Barba e Baffi” e, prenotandosi, intervenire alla cena nei quartieri di Montalcino: Borghetto, Pianello, Ruga e Travaglio.
“Domenica a Eroica Montalcino pedaleranno circa 2500 ciclisti e migliaia di persone che si troveranno a vivere il Festival – prosegue Rossi – troveranno un paese in festa, che accoglierà tutti con un calendario di eventi molto ricco. La nostra forza è sicuramente quella di fare tesoro della straordinaria opportunità di vivere in un museo a cielo aperto e aprire le porte di questo luogo incantevole agli appassionati di ciclismo storico, offrendo loro tanti e tanti motivi per tornare a trovarci ogni anno”.
“Eroica Montalcino cresce nella bellezza e nel grande nome di un paese che è diventato un must mondiale per il suo vino Brunello e la sua storia di città medievale - dichiara Giancarlo Brocci, ideatore dell’Eroica -. A Montalcino, poi, si aggiungono elementi peculiari che ne fanno una meta sempre più ambita dal cicloturismo globale. Intanto è il giro di boa del percorso permanente de L’Eroica, il primo reso palese e contraddistinto da una cartellonistica ben visibile, fruibile tutto l’anno; poi è il punto più alto di un’altimetria non estrema ma complicata, traguardo che giunge alla fine dell’ascesa di Castiglion del Bosco, la più lunga ed impegnativa di tutte le rampe disseminate nei 209 km del percorso lungo. Poi Eroica Montalcino ha sviluppato diversi altri tratti di strada bianca suoi, peculiari, che sono andati ad aggiungersi ad un patrimonio consolidato e lo hanno fatto in bellezza e qualità di luoghi e panorami davvero speciali”.