Dall’agricoltura di precisione alla block chain, dalla coltivazione verticale all’irrigazione intelligente. E poi la robotica applicata, la realtà virtuale, la personalizzazione della comunicazione e l’invenzione di esperienze di consumo immersive. La digitalizzazione, ridisegnando i processi primari, offre delle opportunità incredibili, anche nel mondo del vino. Ed è proprio il “Phigital”, termine che deriva dalla fusione delle parole “fisico” e “digitale”, al centro dell’edizione n. 6 della Summer School di Sanguis Jovis, il Seminario Permanente sul Sangiovese di Fondazione Banfi, che torna a Montalcino dal 10 al 14 luglio,
“Sangiovese Phygital: l’impatto della tecnologia dalla vigna al metaverso” è il titolo e anche l’ambizioso obiettivo della prossima Summer School, in cui terra e tecnologia si amalgamano, naturale e naturalità potrebbero rivelarsi ossimori, anziché sinonimi e il luogo, quindi, diviene il vero valorizzatore del vitigno (Sangiovese). Il corso si svolgerà a Ocra, nel Complesso di Sant’Agostino, e sarà aperto a venti studenti (10 Student, laureati da non più di 18 mesi, e 10 Professional), tutti selezionati con un bando di ammissione. I costi di partecipazione saranno coperti per intero da borse di studio offerte da aziende ed istituzioni, del territorio ma non solo. La data ultima per l’invio delle domande è l’11 giugno 2023 ed il bando completo è disponibile qui, sul sito di Fondazione Banfi.
Il corso ha come scopo quello di favorire un incontro tra giovani laureati e ricercatori con professionisti e figure della filiera produzione-consumo. Unire in aula chi già opera nel mondo del vino e chi aspira a farlo, docenti di diversa estrazione e prospettiva scientifica, stimola una straordinaria circolazione di informazioni, per capire come sta evolvendo il mondo della conoscenza e come questo si rapporta a quello della produzione e del marketing.