“Calici, coppe, caraffe, coppe, bottiglie: insomma, tutte le forme e gli stili dei recipienti in vetro che hanno accompagnato la storia del vino dall’antichità ad oggi, esposti in un museo veramente unico. Non poteva che sorgere in Toscana, nella terra del Brunello, vino-icona che ogni anno attira milioni di enoappassionati”. Inizia così il servizio (qui dal minuto 8.50) di Lucia Buffo andato in onda il 13 maggio durante “Tg2 Week-End”, rubrica del Tg2 riservata al tempo libero nel fine settimana, dedicato al Museo della Bottiglia e del Vetro, che si trova all’interno del Castello trecentesco di Poggio alle Mura, oggi conosciuto come Castello Banfi, e ripercorre la storia del vetro dal V secolo a.C. fino ai giorni nostri. Circa 500 reperti, dai rarissimi oggetti in pasta vitrea dell’antica Roma che secondo i critici costituirebbero una delle più vaste collezioni private del mondo, alle opere degli artigiani del vetro soffiato di Murano, fino alla stupenda “Portatrice” di Pablo Picasso. E poi bottiglie, caraffe e bicchieri che rappresentano vere e proprie opere d’arte, usate in passato sulle tavole per ostentare ricchezza e potenza davanti agli ospiti. “Vino e arte è un binomio vincente. L’arte crea un rapporto con le persone, parla all’anima come il vino”, dice Elizabeth Koening, curatrice del Museo della Bottiglia e del Vetro.