Su i prezzi della pasta, giù i prezzi del grano. Il prezzo di un chilo di pasta nell’ultimo anno in Toscana fa segnare incrementi a doppie cifre mentre il grano duro per produrla viene pagato agli agricoltori il 30% in meno nello stesso periodo. A dirlo è Coldiretti Toscana in occasione della diffusione dei dati Istat sull’inflazione a marzo che in controtendenza rispetto ad una decelerazione generale che in regione si attesta all’8,3%, il dato più basso da agosto, non si è ancora trasferita sui prezzi dei beni alimentari ed analcolici che registrano un +13,6%.
“La pasta – sottolinea Coldiretti Toscana – è ottenuta direttamente dalla lavorazione del grano con l’aggiunta della sola acqua è non trovano dunque alcuna giustificazione le divergenze registrate nelle quotazioni, con la forbice dei prezzi che si allarga e mette a rischio i bilanci dei consumatori e quelli degli agricoltori. Una distorsione che appare chiara anche dall’andamento dei prezzi medi al consumo che secondo l’Osservatorio dei Prezzi del Ministro del Made in Italy variano per la pasta da 2,17 euro al chilo per Grosseto (+24% in un anno) a 2,04 euro al chilo di Firenze (+46%), dai 2 euro al chilo di Livorno (+24%), 1,94 euro di Lucca (+42%) e 1,92 di Arezzo (+36%) fino da 1,83 euro di Siena (+26%) e 1,81 euro di Pistoia (+33%) mentre le quotazioni del grano sono scese a 34-35 centesimi di euro al chilo”.
dati a cura di 3BMeteo
14 dicembre 2024 19:30