Il “sogno americano” del vino italiano, Brunello in primis, che ha fatto degli Usa il suo primo mercato straniero, strategico per tutto il comparto e vitale per alcuni territori, si incontra con il gusto degli americani che sognano l’Italia anche attraverso il racconto nel calice che ne fanno i suoi tanti grandi vini: è il senso di Opera Wine, edizione n. 12 della ormai tradizionale degustazione, firmata da Wine Spectator, rivista Usa tra le pù influenti al mondo, che fa da anteprima a Vinitaly, e che sarà di scena sabato 1 aprile a Verona (Ex Gallerie Mercatali). 130 i produttori in rappresentanza di tutte le regioni, riporta WineNews, uno dei siti di riferimento del vino italiano, per altrettanti vini eletti “ambasciatori” del vino italiano da “Wine Spectator”, con ben undici Brunello di Montalcino – le annate più presenti sono la 2016 (3 etichette) e la 2012 (2 etichette), un’etichetta a testa per le annate 1992, 2004, 2007, 2008, 2013 e 2018 – delle cantine Altesino, Banfi, Biondi-Santi, Canalicchio di Sopra, Carpineto, Casanova di Neri, Il Poggione, Marchesi Frescobaldi, San Filippo, Siro Pacenti e Valdicava. Da sottolineare la presenza a Opera Wine di altre sei aziende non originarie di Montalcino ma comunque produttrici di Brunello: Allegrini, Antinori, Bertani, Famiglia Cotarella, San Felice e Tommasi.
L’evento - quest’anno con un concept grafico ispirato all’acqua - vede sul podio delle presenze regionali Toscana (35 cantine selezionate), Piemonte (19) e Veneto (17). In crescita, sulle precedenti edizioni, il Mezzogiorno, in particolare grazie alle referenze di Sicilia e Campania, con rispettivamente 10 e 8 produttori top scelti ad emblema della tipicità e dell’eccellenza enologica territoriale. Per la tipologia, a “Opera Wine” 2023 sono i rossi a primeggiare con 96 etichette che dominano le valutazioni dei giudici americani, insieme a 25 vini bianchi, 7 sparkling e 2 vini dolci. Uno spaccato del meglio del vino italiano, protagonista in quegli Usa che, anche nel 2022, con 1,8 miliardi di euro di importazioni, si sono confermati primo mercato straniero per il vino italiano, con un incremento a valore del +10%, pari a una quota di mercato del 23% (dati: Osservatorio Uiv-Ismea-Vinitaly).
Focus – I Brunello di Montalcino in degustazione ad “Opera Wine” 2023
Altesino - Brunello di Montalcino Montosoli 2008
Banfi - Brunello di Montalcino Poggio alle Mura Riserva 2016
Biondi-Santi Tenuta Greppo - Brunello di Montalcino Biondi-Santi Tenuta Greppo Riserva 2012
Canalicchio di Sopra - Brunello di Montalcino Riserva 2013
Carpineto - Brunello di Montalcino Riserva 2016
Casanova di Neri - Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2007
Il Poggione - Brunello di Montalcino Vigna Paganelli Riserva 2004
Marchesi Frescobaldi - Brunello di Montalcino Castelgiocondo 2018
San Filippo - Brunello di Montalcino Le Lucére Riserva 2016
Siro Pacenti - Brunello di Montalcino PS Riserva 2012
Valdicava - Brunello di Montalcino Madonna del Piano Riserva 1993