Aspettando i tanti appuntamenti in calendario nel 2023, dal Prowein di Düsseldorf (19-21 marzo) al Vinitaly a Verona (2-5 aprile), da Red Montalcino a inizio estate a Benvenuto Brunello a novembre (che vedrà confermata l’appendice in contemporanea in diversi Paesi chiave), il Brunello di Montalcino brinda ai successi del 2022, che ha visto la commercializzazione di quasi tutta l’annata 2017 (il 94%) e il sold out della Riserva 2016. Non solo: le vendite di Brunello registrano un +18% a valore (e +7% a volume) rispetto al 2021, piazzando dunque un significativo aumento del prezzo medio. I dati arrivano dal Consorzio del Brunello su base Osservatorio Prezzi, lo strumento di rilevazione delle vendite basato sulle dichiarazioni di un campione omogeneo di imprese del territorio.
Il panel monitorato, che rappresenta il 28% della capacità produttiva della Docg, evidenzia una performance positiva in quasi tutti i mercati export di sbocco e in quello interno. In particolare, spicca la domanda nel Belpaese, primo mercato per il re dei rossi toscani, con un rialzo in valore a +27% (+19% i volumi). Molto bene anche gli ordini dagli Stati Uniti, che con una chiusura di anno a +29% si confermano principale sbocco internazionale con una quota di mercato che sale a circa il 30% sul totale delle vendite di Brunello oltreconfine. Luce verde, nella top 5 dell’export, anche per Canada, Germania e Svizzera, mentre arretra la domanda del Regno Unito.
“Lo scorso anno le nostre imprese sono riuscite a fare ancora meglio del già fortunato biennio precedente – ha detto il presidente del Consorzio del Brunello, Fabrizio Bindocci –, e questo fa particolarmente piacere. In primo luogo, perché è la dimostrazione di come il nostro brand territoriale sia sempre più apprezzato nel mondo a prescindere dal blasone delle singole annate; poi perché il risultato è stato raggiunto nonostante una dotazione della nuova annata commerciale 2017 di circa il 15% inferiore rispetto a quella precedente. ‘Consolidamento’ – ha concluso Bindocci - sarà la parola chiave di un 2023 che si apre con molte insidie di carattere congiunturale, da conseguire attraverso un’attività intensa di promozione e posizionamento in Italia e all’estero”.