Scorci mozzafiato tra i vigneti di Brunello e le dolci colline toscane, strade bianche e sentieri che si snodano tra borghi, boschi, castelli e abbazie, in un territorio, quello della Val d’Orcia, apprezzato e invidiato in tutto il mondo. È il palcoscenico della Brunello Crossing, la corsa fuoristrada che torna a Montalcino il 12 febbraio con l’edizione n. 6. “Il paesaggio è importante, il territorio dentro il parco della Val d’Orcia è un plus e in queste settimane siamo stati contattati dal marchio più importante che organizza eventi di trail, che si è detto interessato alla Brunello Crossing”, rivela Alessio Strada, presidente di Montalcino Trail, la società sportiva che organizza la manifestazione, col sostegno dell’amministrazione comunale e del Consorzio del Brunello.
“In che modo poter sviluppare questa collaborazione non è chiaro, però è ovvio che essendo tutti volontari – continua Strada – siamo arrivati a un punto in cui dobbiamo scegliere: o ci fermiamo qua, senza superare 1.500-1.700 persone, oppure decidiamo di far prendere una piega più professionistica facendo spazio anche ad altri, senza gelosie e campanilismi, per far crescere la disciplina nel territorio di Montalcino. Potremmo allargare la gara non più a due ma a quattro-cinque giorni, e pensare ad un tracciamento permanente che potrebbe essere sfruttato dalle persone del territorio e dal turismo slow, a corsa, a piedi, in bici o a cavallo sui nostri sentieri curatissimi grazie soprattutto ai produttori che vivono la campagna tutti i giorni. Un turismo che sarebbe facilmente integrabile”.
L’appeal della Brunello Crossing è confermato dalla presenza di diversi azzurri delle nazionali di trail running, corsa in montagna e skyrunning. “L’anno passato la nostra gara fu scelta dai selezionatori della Nazionale per scegliere gli atleti che avrebbero partecipato all’Europeo in Spagna e al Mondiale in Thailandia – prosegue Strada – quest’anno, anche senza la convocazione, i vincitori della scorsa edizione della 45 km hanno deciso di tornare di loro spontanea volontà, così come altri campioni con rating elevato. Questo ci rende orgogliosi”.
Tre le gare competitive, che portano i nomi di tre importanti aziende di Brunello (Banfi, Ciacci Piccolomini d’Aragona e Fattoria dei Barbi), più una camminata non competitiva che da Torrenieri arriva a Montalcino, con delle fermate in altre tre griffe del territorio (Capanna, Canalicchio di Sopra e Franco Pacenti). In più è confermata l’iniziativa “Visite in cantine”, per degustare i vini del territorio accompagnati da prodotti tipici. “Il legame con le cantine e il Consorzio del Brunello è forte e indivisibile, senza il mondo del vino non avremmo questo appeal”, ammette il presidente di Montalcino Trail. Che spiega anche il perché, quando Benvenuto Brunello è stato spostato a novembre, la Brunello Crossing non ha fatto lo stesso. “In quel periodo ci sono tantissime gare simili, in più in quelle date il trail è forte sulle montagne, che risultano invece accessibili a febbraio”.
Se il format è rimasto più o meno lo stesso, è cambiato qualcosa dal punto di vista della logistica. “A maggio 2022, quando abbiamo iniziato a organizzare l’edizione di adesso, non potevamo sapere cosa sarebbe successo a livello di Covid. Quindi, invece di tornare all’interno del Chiostro di Sant’Agostino, abbiamo deciso di organizzare il “pasta party” all’interno del chiostro di Palazzo Pieri. Abbiamo affittato un tendone, ed essendo all’aperto introduciamo una cosa nuova, la brace. Tutti quelli che partecipano alla 24 km e alla 45 km hanno un voucher compreso, ma chiunque con 25 euro può partecipare godendo di un menu completo con carni toscane grigliate al momento ma anche portate per vegetariani e vegani”.
Quanto alle iscrizioni, c’è tempo anche fino al giorno stesso per partecipare. “Per le competitive ci sono ancora una settantina di posti per ogni distanza, accettiamo partecipanti fino a 45 minuti della partenza. Abbiamo chiuso venerdì le iscrizioni per la camminata, stiamo facendo un po’ di verifiche e forse le riapriremo se dovessero rimanere una ventina di posti”.
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