La Montalcinonews aveva lanciato una proposta che aveva trovato immediato consenso sui social: ospitare a Montalcino e nel nostro territorio alcune opere dei depositi degli Uffizi. Un’utopia? Non è detto. Perché, da un lato, le Gallerie degli Uffizi hanno da tempo lanciato il progetto “Uffizi Diffusi” per portare in nuove location i capolavori del grande museo italiano che, per motivi di spazio, non possono essere esposti al pubblico, e, dall’altro, il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha aperto alla possibilità di un “raddoppio” per gli Uffizi, anche decentrato, in una tra le tante realtà storico-artistiche e antichi palazzi di cui è ricca la Toscana.
Il legame tra Uffizi e il territorio di Montalcino è rappresentato anche da un’opera presente proprio nel famoso museo: parliamo della “Madonna col Bambino e i santi Paolo e Pietro”, dipinto bellissimo risalente al 1325-1330 e proveniente dalla chiesa di San Pietro in Villore di San Giovanni d’Asso dove è rimasta fino a meno di un secolo fa. Il trittico è riferito a Ugolino di Nerio che per l’esecuzione si avvalse, con tutta probabilità, della collaborazione di Bartolomeo Bulgarini. “Nel 2007 quando ero sindaco di San Giovanni d’Asso - spiega Michele Boscagli - l’opera ritornò nel paese e precisamente al Museo del Tartufo per qualche mese ottenendo un grande successo. A presentarla venne il critico d’arte Achille Bonito Oliva. San Giovanni d’Asso ha tante opere di valore, la maggior parte si trovano al Museo Diocesano di Pienza, che avrebbero titolo per tornare anche per far rivivere il museo che è chiuso. Certo, per portarle qui servirebbero tante risorse”.
Come abbiamo sostenuto, trovando i nostri lettori d’accordo, non mancano i posti per valorizzare i gioielli “sconosciuti” degli Uffizi. Dalle ampie sale del Museo di Montalcino, nello scenario trecentesco del Convento di Sant’Agostino, ai tanti palazzi storici di cui sono ricchi la città e il territorio, a partire dall’antico Palazzo Comunale, o la Chiesa di San Francesco, tra quelli chiusi e non utilizzati. Chissà se questa opportunità è solo un nostro “utopistico” pensiero.