Sono in dirittura d’arrivo i bandi per l’apicoltura, che da quest’anno al 2027 assegneranno al settore oltre 6 milioni di euro (circa 1,2 milioni all’anno). La giunta regionale ha appena approvato il Sottoprogramma apistico nonché le disposizioni attuative e le modalità per l’emissione dei bandi con la relativa ripartizione finanziaria fra gli interventi.
“Le api domestiche e selvatiche sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi - Proprio per l’importanza che le api rivestono per la sopravvivenza del nostro ecosistema, mi auguro il successo in termini di richieste per i bandi che presto usciranno. Sono bandi attesi dagli operatori di un settore che in Toscana rappresentano una ricchezza e che intendiamo tutelare e sviluppare quanto più possibile. Ci aiutano in questo sforzo sia il Sottoprogramma di qualità sia i nostri uffici, che voglio ringraziare, che hanno predisposto la non irrilevante entità dei finanziamenti. Ne sono certa, i nostri piccoli e medi apicoltori che commercializzano la loro produzione, sapranno farli fruttare al meglio”.
Il Sottoprogramma fa una fotografia della situazione esistente nel settore apistico in Toscana censendo 7036 apicoltori di cui 4742 dediti all’autoconsumo e 2294 alla commercializzazione. Complessivamente la modalità di allevamento prevalente è l’apicoltura stanziale (5145) rispetto a quella condotta con nomadismo, perlopiù diffusa su tutta la regione con prevalenza di densità però, per gli apiari nella Toscana del nord, e invece per gli apicoltori nella Toscana centrale.
A fronte di fabbisogni del settore, che vanno dall’accrescere la redditività delle aziende al promuovere l’orientamento al mercato, i processi di integrazione e aggregazione, dal favorire la tutela e valorizzazione della biodiversità al creare e sostenere l’occupazione e promuovere la conoscenza dei consumatori, il Sottoprogramma ha in sostanza questi obiettivi:
- migliorare l’orientamento al mercato e aumentare la competitività delle aziende apistiche nel breve e nel lungo periodo, anche attraverso una maggiore attenzione alla ricerca, alla tecnologia e alla digitalizzazione;
- migliorare la posizione degli apicoltori nella catena del valore;
- contribuire ad arrestare e invertire il processo di perdita della biodiversità,
- migliorare la risposta dell’agricoltura dell’Unione alle esigenze della società in materia di alimentazione e salute, compresi gli alimenti di qualità elevata, sani e nutrienti prodotti in modo sostenibile
Sono obiettivi raggiungibili tramite azioni che saranno previste nei bandi in uscita di qui a breve e che riguarderanno:
- Servizi di assistenza tecnica, consulenza, formazione, informazione e scambio delle migliori prassi, anche tramite la creazione di reti, agli apicoltori e alle organizzazioni di apicoltori.
- Attività di informazione e promozione finalizzate ad aumentare la sensibilità dei consumatori verso la qualità, in particolare per i prodotti a denominazione d’origine e i prodotti da apicoltura biologica;
- Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali,
- Lotta contro gli aggressori e le malattie dell’alveare, in particolare la varroasi;
- Prevenzione dei danni causati da avversità atmosferiche e promozione dello sviluppo e dell’uso di pratiche di gestione adattate a condizioni climatiche in evoluzione;
- Ripopolamento del patrimonio apistico
- Razionalizzazione della transumanza.