Dal fondo per l’emergenza Coronavirus e per l’accoglienza dei profughi ucraini all’acquisto di materiali diagnostici per il presidio ospedaliero, dal restauro dei lampadari del Santuario della Madonna del Soccorso ai contributi per le scuole e il cinema estivo al Teatro degli Astrusi, fino alla registrazione del marchio “Eccellenze di Montalcino” e al suo implemento attraverso fondi e piani integrati di distretto. Sono le principali iniziative promosse nell’ultimo triennio dalla Fondazione Territoriale del Brunello, emanazione culturale del Consorzio del Brunello nata nel 2016 con la missione di reinvestire a Montalcino, attraverso progetti di sviluppo territoriali, parte dei profitti ottenuti dalla produzione e dalla vendita del Brunello.
Il consiglio di amministrazione - composto da Remo Grassi (presidente), Gianni Bernazzi, Patrizia Cencioni, Francesco Marone Cinzano, Bernardino Sani, Roberto Terzuoli e il sindaco Silvio Franceschelli, mentre il sindaco revisore è Carlo Ravagni - ha concluso il proprio mandato lo scorso 12 dicembre e resterà in carica ad interim fino all’individuazione dei successori. Oggi scade l’avviso pubblico per selezionare la figura indicata dal Comune di Montalcino che comporrà il Cda assieme al sindaco Silvio Franceschelli e ad altri cinque membri scelti dal Consorzio del Brunello (attesi a breve). A quel punto verranno nominati il presidente e il vicepresidente (che devono uscire tra i consiglieri espressione del Consorzio) e, in seconda battuta, i componenti del comitato tecnico scientifico. Nell’ultimo triennio hanno svolto questo incarico la docente dell’Università di Siena Patrizia Marti, il giornalista e direttore di WineNews Alessandro Regoli e l’avvocato e produttore di Brunello Bernardo Losappio.
Dopo aver gettato le basi per un modello lungimirante e unico in Italia - con i player principali del territorio del Brunello, dal Consorzio all’amministrazione comunale fino al Distretto Rurale, uniti nel sostenere la crescita del sistema economico e sociale di Montalcino - e dopo aver superato la fase critica dovuta alla pandemia, con il nuovo consiglio di amministrazione la Fondazione Territoriale dovrà proseguire nel solco dei suoi concetti fondanti, quali condivisione, sostenibilità e biodiversità, finanziando progetti di sviluppo su diversi fronti, dal turismo ai beni artistici e culturali, dal sociale all’integrazione, fino alla valorizzazione dei prodotti di un territorio che non è solo vino, ma anche tartufo, zafferano, miele, olio, grano, farro, formaggio.
In quanto ente attuatore del Distretto Rurale, tra l’altro, la Fondazione ha presentato nel 2022 un Pid (Piano Integrato di Distretto) che coinvolge 11 imprese e prevede investimenti per valorizzare il marchio “Eccellenze di Montalcino”. A tal proposito, sette aziende hanno già richiesto l’utilizzo del marchio e di queste due sono già state approvate prima di Natale. I primi prodotti ad uscire sul mercato saranno olio e formaggi. Contemporaneamente la Fondazione promuoverà iniziative sul tema della sostenibilità territoriale in collaborazione col Santa Chiara Lab, il centro innovativo dell’Università di Siena.
Foto: www.fondazioneterritorialebrunellodimontalcino.it.