Dall’approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio 2023/2025, che stima entrate e uscite per quasi 17 milioni di euro, a quella del Documento Unico di Programmazione, che contiene le linee guida della Montalcino del futuro; dal via libera al programma triennale dei lavori pubblici (dodici interventi per circa 16 milioni) all’ok alle analisi delle società partecipate; dalla conferma delle aliquote Imu e Irpef al sì al piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari; dal rinnovo dei servizi gestiti dall’Unione dei Comuni Zona Amiata Val d’Orcia alla proroga della condivisione della segreteria con Pienza: sono i punti trattati dall’ultimo consiglio comunale di Montalcino del 2022, riunito lo scorso 20 dicembre in modalità mista, sia in presenza nella sala consiliare del Palazzo Comunale storico e sia in videoconferenza, così come previsto dal regolamento approvato alcuni mesi fa (“dal prossimo consiglio comunale, le sedute è opportuno farle sempre in modalità mista”, ha detto il sindaco Silvio Franceschelli).
Partendo dal bilancio di previsione, si legge tra gli atti che “anche per effetto della pandemia e dell’aumento dei costi di energia è stato predisposto in un contesto di difficoltà ed incertezza normativa che caratterizza il quadro delle risorse”. Nel 2023 la previsione per le entrate e le uscite è di quasi 17 milioni di euro (per la precisione 16.834.547,25 euro. L’indebitamento dell’ente passa da 835.271 a 608.000 euro.
Tra le uscite ci sono circa due milioni di euro per il personale). La voce più importante sono le tasse, dai 2,2 milioni provenienti dall’Imu (aliquota confermata) ai 1,83 milioni della Tari, fino all’addizionale comunale all’Irpef i cui scaglioni di reddito sono gli stessi: 0,40% per i redditi fino a 15.000 euro; 0,45% per i redditi da 15.000,01 a 28.000 euro; 0,65% per i redditi da 28.000,01 fino ad 50.0000 euro; 0,80% per i redditi oltre 50.000,01 euro (resta la soglia di esenzione per i redditi imponibili fino a 15.000 euro). Qui il regolamento.
Troviamo poi 370.000 euro di imposta di soggiorno - destinati al finanziamento di interventi di promozione turistica e commerciale, interventi culturali, servizi, progetti ed attività di promozione del territorio - e il “Canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria”, che sostituisce alcuni tributi come la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, il canone per ico di Via Donnoli e la pavimentazione dei vicoli di Via Moglio a Montalcino (692.000 euro), la messa in sicurezza della viabilità in ingresso al centro urbano di Montalcino (781.000 euro), le opere di consolidamento del muro del parcheggio municipale in Piazza Cavour (360.000 euro), la riqualificazione e le opere di consolidamento presso gli impianti sportivi di Torrenieri (693.000 euro), il consolidamento di movimenti franosi, la messa in sicurezza e la riqualificazione della strada comunale del Canalicchio (1,18 milioni) e la realizzazione di un percorso pedonale adiacente alla Sp 55 della Badia di Sant’Antimo (753.000 ei per istruzione e contributo affitti. Poi le entrate extratributarie: 1,86 milioni di cui 1,4 milioni da vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni, 266.000 euro da proventi derivanti dall’attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti, e una quota minimale per rimborsi, altre entrate da reddito capitale e interessi attivi). Aggiungiamo alla voce “entrate” anche i proventi derivanti dall’affitto degli immobili e dall’attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti (in gran parte sanzioni per violazioni del codice della strada).
Ci sono poi i servizi a domanda individuale. Le mense scolastiche (3 euro a pasto, 3,9 euro per i non residenti), con la previsione di ottenere 140.000 euro (molto meno rispetto alla spesa, di 260.000. Il disavanzo viene sopperito in parte dai guadagni sugli ingressi ai musei e alla Fortezza (186.000 euro a fronte di 20.000 euro di costi). Poi le rette degli asili nido (dai 288,55 ai 460 euro al mese a seconda della fascia oraria). Infine, tra le entrate, ecco quelle in conto capitale: 5,47 milioni di contributi agli investimenti, 360.000 euro per permessi a costruire.
Il consiglio comunale ha approvato anche il programma triennale dei lavori pubblici 2023-2025 e dell’elenco annuale dei lavori pubblici 2023. Le opere previste nel programma triennale ammontano complessivamente a 16,1 milioni di euro (5,39 nel 2023, 2,77 nel 2024 e 7,97 nel 2025). Nel 2023 sono inseriti gli interventi di rigenerazione urbana a Torrenieri (547.000 euro per l’adeguamento di Via delle Crete e nuova viabilità di collegamento con Via Pascoli, 79.000 euro per la riqualificazione dell’intersezione tra Via Battisti e Via S. Giovanni, 311.000 euro per la riqualificazione dell’area a verde urbano in prossimità dell’area sportiva e realizzazione di percorsi di collegamento con il centro), il rifacimento del lastrico di Via Donnoli e la pavimentazione dei vicoli di Via Moglio a Montalcino (692.000 euro), la messa in sicurezza della viabilità in ingresso al centro urbano di Montalcino (781.000 euro), le opere di consolidamento del muro del parcheggio municipale in Piazza Cavour (360.000 euro), la riqualificazione e le opere di consolidamento presso gli impianti sportivi di Torrenieri (693.000 euro), il consolidamento di movimenti franosi, la messa in sicurezza e la riqualificazione della strada comunale del Canalicchio (1,18 milioni) e la realizzazione di un percorso pedonale adiacente alla Sp 55 della Badia di Sant’Antimo (753.000 euro). Nel 2024 sono previsti la rete di percorsi pedonali e ciclabili nel territorio del comune di Montalcino (280.000 euro) e il primo stralcio del recupero della cinta muraria di Montalcino e il collegamento dei relativi percorsi al centro cittadino (2,49 milioni). Il secondo stralcio, riferito alla zona nord-est, è calendarizzato nel 2025 e costerà 7,97 milioni.
In consiglio comunale è stata rinnovata per altri due anni (fino al 2024) la gestione associata di vari servizi (canile, catasto dei boschi percorsi dal fuoco, vincolo idrogeologico e statistica). Se ne occuperà come sempre l’Unione dei Comuni Zona Amiata Val d’Orcia, al costo di 60.000 euro all’anno. Approvata poi l’analisi delle società partecipate del Comune al 31 dicembre 2021, senza nessuna variazione: Terre di Siena Lab S.r.l., società a capitale interamente pubblico, partecipata per il 1,32% delle azioni; Siena Ambiente S.p.a., società a capitale misto, partecipata per 0,40% delle azioni; Microcredito di Solidarietà S.p.a., società a capitale misto, partecipata per il 0,11 %
delle azioni; Intesa S.p.a., società a capitale interamente pubblico, partecipata per 4,5984% delle azioni; Siena Casa S.p.a. società a capitale interamente pubblico, partecipata per il 3,00% delle azioni; Tra.In S.p.a., società a capitale misto, partecipata per il 0,86 % delle azioni; Acquedotto del Fiora S.p.a., società a capitale misto, partecipata per il 1,50 % delle azioni; Patto 2000 S.c.a.r.l., società indirettamente partecipata per il tramite di Terre di Siena Lab S.r.l., che detiene lo 0,00346448% delle relative azioni.
Approvato il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, ovvero quegli immobili che non servono alle proprie funzioni istituzionali e che possono quindi essere valorizzati o venduti. Il valore totale dei beni è di circa 590.000 euro. Quelli più preziosi sono due fabbricati in Via delle Scuole, un ufficio dal valore di 245.000 euro e un fabbricato con destinazione d’uso residenziale a 170.000 euro. Nell’elenco troviamo anche un ex mattatoio in Via delle Cave (eventuale abitazione, costo 87.000 euro), gli ex bagni pubblici di Via San Giovanni a Torrenieri (da adibire a garage, 22.000 euro), un magazzino in Via Lapini (20.000 euro), un soppalco dell’asilo nido in località Traversa dei Monti (40.000 euro) e un deposito dell’acqua in Via Traversa dei Monti (da adibire a magazzino, 5.800 euro).
Infine, Montalcino e Pienza condivideranno la segreteria comunale anche per tutto il 2023. È la quinta volta che viene prorogata la convenzione (è stata firmata il 29 agosto 2019, poi è stata rinnovata a giugno 2020, a dicembre 2020, a giugno 2021 e a giugno 2022) per consentire di contenere le spese dei due Comuni. Lo schema indica Montalcino come capofila, con competenza di nomina e revoca (previo accordo col sindaco di Pienza).
La formula della condivisione della segreteria, detta “a scavalco”, iniziò a Montalcino nel 2012 con Antonella Marra (“prestata” da Abbadia San Salvatore). Nel 2017, a seguito della fusione con San Giovanni d’Asso, si decise di terminare la convenzione con Cortona e di scegliere un segretario che operasse esclusivamente nel territorio comunale. La figura individuata fu Alessandro Caferri, che dal 2019 si occupa anche di Pienza, dividendosi in questo modo: il 70% dell’attività lavorativa a Montalcino e il 30% a Pienza (con la spesa ripartita in proporzione alla percentuale di prestazione lavorativa).