Una cantina semplice, pratica, che sia sostenibile e rispetti il territorio, senza dover per forza ricorrere ad architetti famosi: per dare visibilità al vino e non alla struttura o ad una persona. Questa l’idea di partenza per la nuova cantina di Pian delle Vigne, la tenuta di Montalcino della Marchesi Antinori, realtà che è storia e riferimento del vino italiano, nata dal pensiero del Marchese Piero Antinori in persona, che ispirandosi a strutture che gli erano piaciute, ha fatto personalmente uno schizzo da cui è partito il progetto di due edifici (uno dedicato alla fermentazione e uno all’affinamento del vino).
Fin dall’inizio si è deciso di costruire partendo dal concetto di sostenibilità ambientale: innanzitutto fuori terra (per non impattare in modo visibile sull’equilibrio macroscopico del paesaggio e invisibile sull’equilibrio microscopico del terreno), ma soprattutto evitando di usare grande quantità di materiali e cemento armato, che poi restano nella terra per secoli. Serviva, quindi, una costruzione dalle grandi prestazioni energetiche - come se fosse sottoterra - input per uno studio importante con diversi tecnici su come coibentare una cantina.
I lavori della cantina sono iniziati a gennaio 2020 per concludersi a settembre 2022, con un investimento oltre i 6 milioni di euro, e sono stati seguiti dall’architetto Silvia Nucci dello Studio Tecnico Luigi Rocchi. Ultima richiesta esplicita del Marchese Piero Antinori: ricoprire la cantina il più possibile con del verde. Le edere che risaliranno i muri renderanno ancora meno visivamente impattante l’edificio.