Si sente un po’ come a casa, Luigi Donati, ogni volta che torna a Montalcino. Per 15 anni ha diretto gli scavi di Poggio Civitella, che ospita l’unica fortezza etrusca al mondo completamente scavata e restaurata. Poi, dopo aver denunciato il suo abbandono, ieri ha partecipato a quello che simbolicamente può essere considerato come una nuova ripartenza del parco archeologico, oggi sotto la gestione di Opera Laboratori. Almeno 60 le persone che hanno preso parte all’appuntamento di “InChiostro”: una visita di Poggio Civitella, per ripercorrere le fasi dello scavo archeologico, e un aperitivo con buffet al tramonto sul punto più alto della collina di Montalcino.
“Una giornata assolutamente positiva, sia come numeri che come interesse - racconta Donati a MontalcinoNews – è andata ben oltre le aspettative, a un certo punto si è dovuto chiudere le iscrizioni. Le persone erano appassionate e attente, ho ritrovato molte facce conosciute che mi avevano seguito al tempo degli scavi. Sono persone innamorate del proprio paese, come lo erano Ivo Caprioli e Assunto Pignattai, che hanno dato tantissimo a Montalcino”.
“Il parco si presenta bene, l’amministrazione comunale si sta muovendo nel modo giusto”, continua Donati, che spinge però sul pubblicizzare quello che “è un unicum nel mondo, un primato come il “palazzo” di Murlo. Solo che Murlo lo pubblicizza a destra e manca. Penso alla cartellonistica, a qualcosa di visivo sul percorso che è molto frequentato da chi fa trekking. Internet arriva fino a un certo punto. E poi è importante coinvolgere le scolaresche. Bisogna far conoscere all’esterno questa ricchezza di Montalcino”.
Credit foto: L’Oro di Montalcino.