La scuola ripartirà questa settimana anche nel nostro territorio (15 settembre). Un ritorno importante in un momento storico delicato. Questo è il messaggio che il cardinale e arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e (da poco tempo) di Montepulciano-Chiusi-Pienza. Augusto Paolo Lojudice, ha rivolto ai bambini e ai ragazzi delle due chiese sorelle.
“Questa settimana riapriranno le scuole di Siena e della provincia. Decine di migliaia di ragazze e ragazzi torneranno dietro i banchi. Un momento importante per tutte le nostre comunità, che coinvolge tutti, non solo gli studenti, ma anche le famiglie, gli insegnanti e il personale scolastico.
Quest’anno il mio messaggio è rivolto ai bambini e ai ragazzi delle due chiese sorelle di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e di Montepulciano-Chiusi-Pienza.
Mi piace immaginare le vie, le bellissime piazze delle nostre città di nuovo “invase” pacificamente dalla gioia dei nostri giovani, dal loro vociare che riempie di vita le strade.
Proprio con loro vorrei condividere un pensiero che mi sta a cuore: “si capisce bene cos’è una scuola quando la viviamo come se fosse il luogo dove si entra competitivi e, dopo aver lavorato e studiato insieme, si esce rispettosi degli altri e tolleranti. Questo é il piano d’azione ideale per ogni studente.
Andare a scuola è bello, ma alla base di questo andare ci devono essere altri due verbi: incontrare e includere.
Persone e ambienti perfetti non esistono, però, imparare insieme, cercare di migliorare se stessi, emulare i migliori e aiutare i più deboli rendono la scuola l’ambiente più necessario per imparare a vivere come persone libere, solidali e intelligenti.
Si torna a scuola mentre il mondo è cambiato, e io aggiungo tragicamente, a causa della guerra e della conseguente crisi economica.
E proprio in questi momenti così difficili, la scuola può fare la differenza diffondendo tra le giovani generazioni ideali di pace e di fraternità ad iniziare da chi ci siede accanto in classe.
La pace si costruisce nel quotidiano con i nostri piccoli gesti; non dobbiamo pensare a grandi teoremi, ma a minuscoli segni, quelli che Papa Francesco definisce di “misericordia”.
Sarà un autunno difficile lo sappiamo, ma sono convinto che le nostre comunità, a partire dai giovani, sapranno dare un segnale forte di unità e di solidarietà.
In questi mesi estivi si sono accavallati tanti temi di attualità che naturalmente entreranno a scuola a partire da quelli del clima, della tutela del creato, del risparmio energetico.
Argomenti che proprio i giovani hanno richiamato come essenziali alle nostre generazioni. Sono loro che ci hanno chiesto di fermarci a pensare in maniera migliore e seria al nostro pianeta.
Il mondo che gli consegniamo è incerto, caotico e tanto impaurito. Noi adulti dobbiamo ripartire dai giovani, dobbiamo metterci in loro ascolto con umiltà.
Ecco, proprio alle ragazze e ai ragazzi delle comunità delle chiese di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e di Montepulciano. Chiusi-Pienza chiedo di allearsi e pensare insieme una grande iniziativa che coinvolga i nostri territori per lanciare il messaggio che la tutela del creato passa prima di tutto dall’assenza della guerra, che è il male principale che inquina ed affligge l’uomo.
Lo slogan potrebbe essere “Puliamo la terra dalla guerra!”. Proviamo insieme a cambiare il mondo.
A voi tutti cari studenti la mia affettuosa benedizione, che va alle vostre famiglie, ai docenti e a tutto il mondo straordinario della scuola”.