Nonostante la crisi economica, un buon vino (su tutti il Brunello di Montalcino) rimane per tanti una giusta gratificazione: un italiano su cinque, specie gli uomini compresi tra i 25 e 34 anni, sono disposti a fare sacrifici pur di acquistare una bottiglia di vino prestigioso. E moltissimi sono i patrioti dei calici di qualità: 3 italiani su 4 dichiarano di orientare la propria scelta verso un vino italiano, pensando anche di sostenere in questo modo l’economia del nostro Paese, soprattutto in un momento delicato come l’attuale. Lo dice il sondaggio (su un campione di 800 persone statisticamente rappresentativo dell’intera popolazione italiana) dal titolo “Gli italiani ed i vini pregiati in tempo di crisi: il caso Brunello di Montalcino” di Istituto Ispo-Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione (by Renato Mannheimer), presentato ieri a Milano, nell’esclusiva cornice del ristorante Armani, a cura della Marchesi de’ Frescobaldi, una delle cantine toscane più famose al mondo, con relativo evento di degustazione del Brunello di Montalcino 2007 di Castelgiocondo. I conoscitori del vino, poi, si spingono anche oltre e celebrano il loro amore e la loro passione per questa eccellenza made in Italy non solo come consumo personale, ma anche come regalo (70%), come investimento (48%), quale ricompensa a sacrifici (32%) e, non ultimo, anche quale sostegno alla nostra economia (76%), dal momento che il settore vitivinicolo pesa per oltre 10 miliardi di euro l’anno sulla bilancia commerciale italiana. “Bere un vino italiano a 5 stelle mi inorgoglisce perché è l’eccellenza della mia terra” è infatti il parere di addirittura il 72% degli italiani. Tra i vini più gettonati c’è il Brunello di Montalcino, considerato da 1 italiano su 4 la “Ferrari” dei vini; svetta tra i più amati, insieme a Chianti e Barbera. E questo trend, si legge in una nota stampa della Marchesi de’ Frescobaldi, è confermato anche dall’incremento delle vendite di Brunello di Montalcino, di cui nel 2011 sono state prodotte 9,3 milioni di bottiglie. L’annata 2007 del Brunello è stata dichiarata dal Consorzio del Brunello “a cinque stelle”, cioè di ottima qualità: una caratteristica che, secondo il sondaggio di Renato Mannheimer , è riconosciuta ed apprezzata dalla maggior parte dai consumatori; per il 54% una bottiglia di Brunello di Montalcino “a cinque stelle” può essere un oggetto da avere e collezionare; ma il 38% degli italiani dichiara di non trascurare le annate dei vini nella valutazione della “carta” di un ristorante. “La ricerca del professor Renato Mannheimer mette in evidenza - commenta Tiziana Frescobaldi, nel cda della Frescobaldi (con incarico di supervisione alla comunicazione) - come tanti italiani amano il Brunello e i vini italiani pregiati e l’importante ruolo culturale del Brunello di Montalcino nella percezione degli italiani. Un vino che rappresenta un vero fiore all’occhiello nel mondo”. “Con questa degustazione - spiega il presidente della Marchesi de’ Frescobaldi, Leonardo Frescobaldi - vogliamo ribadire come la Tenuta di Castelgiocondo produca un Brunello d’eccellenza, apprezzato in tutto il mondo e esempio dell’eccellenza del Made in Italy; l’annata 2007 da oggi inizia ad essere distribuita nelle migliori enoteche e nei più prestigiosi ristoranti di tutto il mondo. Un vino che rappresenta uno dei vertici qualitativi della nostra azienda e che nel 2011 ha registrato un grande successo di vendite, crescendo addirittura del 17% sul 2010”.
Focus - Come nasce il Brunello di Montalcino 2007 Castelgiocondo …
Il docg Brunello di Montalcino 2007 Castelgiocondo nasce da una rigorosissima selezione di sole uve Sangiovese nel vigneto, dove si rispettano scrupolosamente tutte le caratteristiche necessarie ad esaltare questa antico vitigno: l’altitudine ideale, i suoli drenanti e l’esposizione a sud-ovest. E’ un vino di grande struttura, elegante, equilibrato, con profumi intensi e grande finezza. “Penso che il carattere dell’annata 2007 - ha spiegato il marchese Leonardo Frescobaldi - sia riuscito a rappresentare la perfetta armonia del paesaggio di Montalcino, e questo è un risultato di grande soddisfazione”. La Marchesi de’ Frescobaldi, opera nel campo vitivinicolo da 700 anni, ed i suoi prodotti sono attestati nella fascia alta dei vini di pregio e coniuga tradizione e innovazione, credendo nel rispetto del territorio e nella valorizzazione delle uve dei propri vigneti. Oltre alla Tenuta di Castelgiocondo, l’azienda toscana è conosciuta nel mondo per le altre tenute storiche: Castello di Nipozzano, Castello di Pomino, Tenuta di Castiglioni. Negli ultimi 10 anni, la cifra d’affari è più che triplicata: nonostante la difficile fase congiunturale nel mondo del vino, nei primi anni Duemila, il fatturato è cresciuto fino ad attestarsi, nel 2010, a euro 79,6 milioni di euro.
Info: www.frescobaldi.it