L’emergenza climatica che il mondo sta vivendo è già stata vissuta in passato. “Il periodo caldo del Medioevo, dal decimo secolo fino al Trecento, presentava dei punti comuni con l’attuale situazione”, sottolinea Alfio Cortonesi, storico di Montalcino e professore all’Università della Tuscia di Viterbo. Certo, in maniera meno marcata e con conseguenze meno evidenti, ma ci sono stati periodi che per certi aspetti richiamano quello odierno. “Il che, in piccola misura, è consolatorio. Forse non è davvero l’apocalisse come ci viene presentata. Il clima ha le sue vicende, in qualche misura anche indipendenti dalle contingenze economiche e politiche del momento”, prosegue Cortonesi, cofondatore del Laboratorio Internazionale di Storia Agraria, che torna domani a Montalcino con un’edizione, la n. 23, dedicata proprio al rapporto tra uomo e ambiente. “Il momento è quello giusto, anche per le urgenze a livello planetario. Il nostro vuole essere un contributo in questo senso. Con la conoscenza delle cose andate si può cercare di progettare al meglio il futuro, e dagli studi che si propongono credo possa venire fuori un contributo interessante, per certi aspetti contraddittorio”.
Quattro giorni di interventi, dibattiti e discussioni, fino al 5 settembre, in una nuova sede, il Complesso di Sant’Agostino (qui il programma completo), dove il 4 settembre (ore 18) sarà consegnato il premio “Città di Montalcino”, sezione storica, all’archeologo Sauro Gelichi. A comporre la giuria il sindaco Silvio Franceschelli, l’assessore alla cultura Maddalena Sanfilippo, Lisa Baracchi, Donatella Cinelli Colombini, Alfio Cortonesi, Giuliano Pinto, Adriano Rubegni (espressione del Consorzio che offre il premio attraverso una selezione di vini), Sandro Ruotolo e Manfredi Rutelli.
Il “Città di Montalcino” fino a poco tempo fa aveva anche un riconoscimento per la sezione spettacolo. “Farebbe molto piacere tornare alla duplicità del premio”, dice Cortonesi, che durante i giorni del Laboratorio si incontrerà assieme a Massimo Montanari e Giuliano Pinto con il neoassessore alla cultura Maddalena Sanfilippo per discutere del futuro di questo progetto che si è radicato più fuori dal Belpaese che nel territorio. “Sta prendendo sempre più piede a livello internazionale, specialmente nell’Europa centro-occidentale. Germania, Spagna, Francia, anche l’Inghilterra. Chiaro che è difficile rendere note tutte le citazioni che se ne fanno sulla stampa scientifica, ma è sempre più tenuto in considerazione - aggiunge Cortonesi - adesso bisogna stabilire un maggiore contatto con la comunità, partendo dalla scuola, dai Quartieri, col sostegno fondamentale del Comune. Ma ci sono tutte le carte in regola per un rilancio del Laboratorio.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore Maddalena Sanfilippo. “Parliamo di un evento di notevole interesse, molto pertinente con Montalcino e anche per questo è riuscito ad andare avanti tutti questi anni – spiega l’assessore – credo che ci sia bisogno di una maggiore aderenza al territorio, di studi più attinenti all’ambito agronomico e storico allo stesso tempo. Vedremo cosa emergerà dal confronto con Cortonesi, Montanari e Pinto. Da parte dell’amministrazione comunale c’è tutta la volontà nel supportare questo progetto”.