È la Misericordia di Montalcino, in una nota stampa di questa mattina, nel fare il punto sul lavoro svolto quest’anno, a denunciare la crescente difficoltà che riscontra quotidianamente per il mantenimento del servizio di emergenza che gestisce nella città del Brunello. Il rischio? Se non viene trovata una soluzione, Montalcino dovrà rinunciare, con facilmente immaginabili gravi conseguenze sulla comunità, al servizio di 118 gestito, oggi, proprio dalla Confraternita.
“Nel corso di questo anno la Misericordia di Montalcino ha svolto le consuete attività di emergenza e di trasporto ordinario dei pazienti”, fa sapere il Magistrato nella nota stampa, puntando l’attenzione sulle energie e sui costi ingenti legati alla gestione del servizio di emergenza che gravano sulla Confraternita e che, fino ad oggi, sono stati assorbiti, faticosamente, dalle attività collaterali che la Misericordia di Montalcino ha organizzato anche per permettere alla comunità della città del Brunello di continuare ad usufruire di un servizio “vitale” per un territorio come quello di Montalcino, estremamente vasto e assolutamente disagiato anche per la distanza dalle strutture ospedaliere. “La continua riduzione dei finanziamenti pubblici - continua la nota stampa - e i conseguenti maggiori oneri a carico della Misericordia potrebbero rendere sempre più difficile il mantenimento del servizio di emergenza. Per questo il Magistrato ha già preso contatti con le istituzioni per trovare una soluzione che possa garantire la continuità del 118”. Probabilmente sarebbe opportuno che tutto il territorio prendesse coscienza del rischio che corre, qualora la Misericordia dovesse rinunciare a svolgere il servizio di emergenza.
Il Magistrato termina la sua nota stampa con dei ringraziamenti “molto sentiti sia ai dipendenti sia ai volontari poiché il lavoro svolto fino ad oggi è frutto della loro professionalità e disponibilità”.
Un pensiero su “Misericordia di Montalcino: a rischio il 118”
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dati a cura di 3BMeteo
14 dicembre 2024 19:30
putroppo i finanziamenti pubblici tagliano dove non dovrebbero, senza fare l’appurate verifiche.