Il turismo a Montalcino è ripartito con forza, le prospettive estive sono ottime ma a preoccupare è la mancanza di personale specializzato. Uno scenario non nuovo, la Montalcinonews trattò l’argomento quasi un mese e mezzo fa, e che non trova una soluzione. Pasqua e 25 Aprile, nei due lunghi weekend festivi tanti turisti hanno scelto il nostro territorio. Piazze, centri storici ma non solo: anche le campagne hanno trovato il loro pubblico. Lunedì, ad esempio, Lucignano d’Asso è stata meta gettonata per un giro in bici e una pausa con le verdi colline a fare da sfondo. Non è mancato il turismo a San Giovanni d’Asso e Montisi, borghi che meritano sempre una visita. Dai resort agli alberghi, dai bar ai ristoranti, il lavoro c’è stato.
Al Castello Banfi Wine Resort si è registrato il pienone, confermandosi una meta importante per il turismo di alta fascia. “La stagione è partita ottimamente - spiega Enrico Viglierchio, presidente di Banfi Srl - da un punto di vista turistico c’è un ritorno importante da parte degli Stati Uniti e del Brasile. Per quanto riguarda i mesi di maggio e giugno abbiamo un livello di prenotazioni e di richieste molto elevato. Dal punto di vista del personale registriamo meno problemi dello scorso anno anche se adesso è più difficile che in passato. Noi cerchiamo professionalità specifiche, offriamo una sistemazione in azienda e questo aspetto, soprattutto in alta stagione, è importante. Abbiamo 25 persone da tutta Europa a cui diamo ospitalità. In questo settore servono persone qualificate a cui va riconosciuto il loro livello”.
Altra struttura di pregio e di appeal internazionale è Argiano. “Siamo stati sempre pieni ed è andata molto bene - spiega James Valentino, general manager di Argiano Dimore - i clienti sono stati soddisfatti, la location di Argiano unita al servizio che proponiamo rende l’esperienza indimenticabile. Continuiamo però ad avere difficoltà per il personale, siamo sotto numero. La stagione si prospetta ottima, le prenotazioni continuano ad arrivare. Come clientela direi che il 70% è straniera”.
Sia a Montalcino che nelle frazioni, in tanti non sono riusciti a trovare un tavolo al ristorante. “I weekend sono andati sold out già una settimana prima - spiega Simone Meattini della Trattoria il Pozzo a Sant’Angelo in Colle - e non abbiamo potuto soddisfare tutte le richieste. Anche nei giorni settimanali ci sono tanti clienti. Stanno già arrivando prenotazioni per tutta la stagione, anche per fine ottobre. Purtroppo, come tutti i nostri colleghi, non è rosea la situazione per il personale. Ad oggi siamo sotto almeno di due unità per il servizio di sala, non siamo riusciti ancora a trovare personale. Nessuna risposta agli annunci e nessun curriculum ricevuto sia per la stagione che per un lavoro continuativo annuale. Per come la vedo io arriverà tantissima gente a Montalcino in vacanza, il problema sarà poter accogliere tutti perché senza uno staff al completo l’unica soluzione sarà limitare i posti e lavorare ad un 70-80% della capienza. Sono fiducioso e mi sto muovendo localmente per cercare personale e avrei piacere di inserire ragazzi della zona, viviamo in un posto ad alta vocazione turistica e dobbiamo essere noi, in primis, a credere nell’ospitalità e ad essere preparati a rispondere a tutte le domande sul nostro territorio”. Meattini fa poi un’altra riflessione: “senza personale locale si ripresenterà sempre il problema delle chiusure invernali incondizionate che tutti lamentano. Ma uno staff di poche persone ha bisogno di riposo e se non c’è modo di organizzare turni o programmare riposi, vedremo sempre più l’ospitalità del nostro Comune diventare stagionale. E invece a Montalcino c’è gente 365 giorni all’anno”.
Non sono mancati i pernottamenti nel cuore di Montalcino. “Gente c’è stata - spiega Michele dell‘Hotel Il Giglio - italiani in primis. Gli stranieri stanno tornando anche se gli americani non sono ancora tanti come prima. Siamo stati tra i primi a riaprire, ci manca solo una figura in cucina. Ma la situazione è drammatica, anche prendere personale da fuori è complicato perché a Montalcino non si trovano appartamenti, i proprietari preferiscono affittarli per pochi giorni su Airbnb”.
Anche le frazioni si sono riempite di turisti e Montisi non ha fatto eccezione. Riccardo Bindi de La Romita, spiega che per i ponti festivi “è andata abbastanza bene. Quasi la totalità dei turisti sono stati italiani. Purtroppo ormai notiamo che i pernottamenti sono “toccata e fuga” e questo fa aumentare i costi di lavanderia e di pulizia giornaliera delle camere. In passato ricordo che per le vacanze di Pasqua gli ospiti rimanevano almeno cinque notti, adesso quasi sempre una soltanto. Però c’è da dire che io offro una struttura diversa dalla classica concezione di agriturismo, siamo infatti più predisposti ad affittare camere indipendenti. Per quanto riguarda il personale, si trova difficilmente ed ancora di più trovarlo motivato. Da una parte li capisco ma sono seriamente preoccupato per il periodo di maggiore concentrazione turistica. A luglio e agosto sarà un problema reperire lavoratori stagionali”.