Torna dal 23 al 26 aprile a San Quirico d’Orcia, con l’undicesima edizione, l’Orcia Wine Festival. Un festival vero e proprio che a partire dal prodotto principe, l’Orcia Doc appunto, si svilupperà con decine di eventi collaterali pensati per gli appassionati, ma anche per i più piccoli e per le famiglie, passando per gli amanti dei viaggi e del buon vivere. Obiettivo del festival, fin dalla sua nascita, è infatti quello di raccontare il territorio targato “Unesco” attraverso le varie eccellenze, quelle enologiche e gastronomiche, ma anche quelle legate alla storia, alla tradizione, al paesaggio, alle arti.
“Questo Festival è la traduzione in eventi di ciò che il vino Orcia rappresenta per questo territorio: gusto, arte, paesaggio, storia, tradizione - spiega il presidente del Consorzio del Vino Orcia, Donatella Cinelli Colombini - dopo due anni di pandemia è davvero tornare a fare festa, aprendo le nostre porte ai tantissimi turisti che qui arrivano da tutto il mondo e da tutta Italia con l’obiettivo di lasciar loro un ricordo profondo e radicato nell’unicità del territorio in cui ci troviamo a produrre”.
La manifestazione mette in vetrina i vini dell’Orcia Doc ed è promossa dal Comune di San Quirico d’Orcia, in collaborazione con il Consorzio del Vino Orcia, allestita nelle suggestive sale seicentesche di Palazzo Chigi Zondadari dove per quattro giorni troveranno spazio degustazioni tecniche guidate, il banco d’assaggio di vini di oltre 20 aziende del territorio, oltre alla possibilità per tutti di visitare direttamente le cantine della denominazione.
Il 21 aprile a Roma nella sede Fondazione italiana sommelier e in tutti i ristoranti ed enoteche della zona saranno presenti molte etichette Orcia che arricchiscono l’esperienza turistica di chi arriva in Valdorcia e nelle aree limitrofe. Una cartolina liquida che aiuta l’appassionato, ma anche il turista, a comprendere “il territorio più bello del mondo” attraversato dalla via Francigena. I 12 comuni della Doc, fanno da sfondo a queste eccellenze.
Le uve che danno i vini della denominazione sono in gran parte coltivate in un territorio, la Val d’Orcia, che è stato riconosciuto nel 2004 come patrimonio Unesco. Non è un caso che tra i principali temi portati avanti dai produttori e dal Consorzio vi sia proprio quello della salvaguardia del paesaggio agricolo, uno tra i più belli del mondo. Un paesaggio dove ogni anno in media si registrano circa 1,4 milioni di presenze turistiche, con un milione di escursionisti. Molti sono anche gli stranieri che hanno case di proprietà nella zona e non a caso il 65% delle aziende vitivinicole dell’Orcia Doc è impegnata anche nell’ospitalità con un agriturismo o un servizio di ristorazione. Senza contare che la maggior parte di queste strutture è come un museo all’aria aperta, un “museo del paesaggio” con punti panoramici unici al mondo.
I numeri della Doc. Nata nel febbraio del 2000, l’Orcia Doc raccoglie nella sua area di produzione dodici comuni a sud di Siena (Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia, Trequanda, parte dei territori di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena). Il disciplinare di produzione prevede la tipologia “Orcia” (uve rosse con almeno il 60% di Sangiovese), l’”Orcia Sangiovese” (con almeno il 90% di Sangiovese) entrambe anche con la menzione Riserva in base a un prolungato invecchiamento (rispettivamente 24 e 30 mesi tra botte di legno e bottiglia). Fanno inoltre parte della Doc il bianco, il rosato e il Vin Santo. A oggi sono 153 gli ettari di vigneti dichiarati su un totale potenziale di 400 ettari. La produzione media annua si attesta intorno alle 255.631 bottiglie realizzate dalle circa 60 cantine nel territorio di cui oltre 30 socie del Consorzio di tutela che dal 2014 ha l’incarico di vigilanza e promozione Erga Omnes nei confronti di tutti i produttori della denominazione. Il Consorzio di tutela si occupa di promuovere la denominazione attraverso azioni varie, dal web alla segnaletica sul territorio, passando per incoming di giornalisti e buyers da tutto il mondo.