“Molti produttori erano andati al Vinitaly desiderosi di ripartire ma anche un po’ titubanti. Invece ho riscontrato tanta soddisfazione, il risultato è stato migliore del previsto. Veronafiere aveva detto che avrebbe orientato la manifestazione sempre più al business e il presidente, Maurizio Danese, mi ha spiegato che entro il 2024 le persone non del settore non entreranno più. In più c’è stato un miglioramento della viabilità, dei servizi. Abbiamo mandato un segnale al mondo, dimostrando che quando l’Italia si impegna riesce a fare bene e ripartire. E poi c’era bisogno di rivedersi, di rifrequentarsi, di esserci”. Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del Brunello, traccia un bilancio dell’edizione n. 54 di Vinitaly, che si è chiusa ieri a Verona registrando il record storico di incidenza di buyer stranieri in rapporto al totale ingressi: erano 25.000 (da 139 Paesi), il 28% del totale degli operatori arrivati in fiera (88.000). E ciò al netto della fortissima contrazione - legata alle limitazioni pandemiche agli spostamenti internazionali - degli arrivi da Cina e Giappone, oltre ovviamente ai buyer russi. Un contingente che pesa complessivamente per circa 5.000 mancati arrivi.
Significativa la presenza di Montalcino, con 132 cantine di cui 63 riunite nello stand del Consorzio. “E abbiamo chiesto all’ente organizzatore se in futuro possono darci altri spazi, perché abbiamo altri produttori di Brunello che vorrebbero partecipare nello stand sociale”, continua Bindocci, che non nega la gioia dell’esito dell’asta di beneficienza “Vini per la Pace”, promossa l’11 aprile nell’Auditorium Verdi del PalaExpo di Veronafiere assieme al Consorzio del Chianti Classico e al Consorzio Tutela Vini Bolgheri e Bolgheri Sassicaia, in collaborazione con Sotheby’s, che ha raccolto il giorno stesso 22.500 euro (l’asta continua online su www.bidinside.com). “È stato un bel gesto – dice Bindocci – la Toscana che quando c’è bisogno fa squadra, gioca insieme nell’aiutare chi è in difficoltà, in questo caso donne e bambini ucraini accolti dalla Caritas di Siena. Sul palco durante l’asta è intervenuta una donna ucraina col figlio, è stato molto emozionante”.
Adesso l’attenzione del Consorzio del Brunello va a Prowein, la fiera del vino tedesca di scena a Düsseldorf dal 15 al 17 maggio.